Celano: infiltrazioni d’acqua all’auditorium “Fermi”, la denuncia del Pd

Infiltrazioni d’acqua all’auditorium E. Fermi di Celano, Natalini del Pd: “Questo stato di cose sta portando ad un progressivo deterioramento della struttura”. 

Ancora lavori straordinari all’auditorium E. Fermi di Celano con la conseguente spesa a carico della collettività. Questa volta le opere riguardano le infiltrazioni d’acqua alla copertura terrazzata dello stabile. Sulla questione è intervenuto il segretario cittadino del Pd, Ermanno Natalini, evidenziando l’eccessivo costo e i ripetuti e continui interventi straordinari alla struttura.

“I lavori straordinari all’auditorium sono ormai una costante. Appena l’anno scorso” ricorda Natalini “era già stato oggetto di interventi che per diverso tempo ne avevano proibito l’accesso al pubblico tanto che il Comune ne aveva vietato giustamente l’utilizzo per qualsiasi tipo di manifestazione. Ora, a distanza di pochi mesi, ancora una attività straordinaria che questa volta riguarda la copertura. Le infiltrazioni d’acqua vicino al palcoscenico sono evidenti e questo stato di cose sta portando ad un progressivo deterioramento della struttura e delle varie attrezzature tanto che parte delle sedute risultano, oramai da tempo, inutilizzabili. Il costo complessivo” commenta ancora Natalini “ad oggi, è di circa 140mila euro di cui 130 da spendere per gli interventi straordinari di riparazione e oltre 10mila euro di incarico per un professionista a cui è stato assegnato il compito di effettuare l’attività di verifica statica, al fine di analizzare gli elementi in legno, all’interno della costruzione esistente dell’auditorium E.Fermi. L’esito dell’indagine ispettiva, che ha valutato l’entità dello stato della struttura portante, ha evidenziato la permanenza costante dell’acqua sulla copertura con la conseguenza diretta di infiltrazioni nella sala. La perizia inoltre rimarca l’importanza di alleggerire la copertura nel più breve tempo possibile. Anche in questo caso” ha concluso Natalini”, sono evidenti i deficit di una mancata programmazione di manutenzioni ordinarie. I ritardi negli interventi aumentano lo stato di degrado, per queste ragioni è necessario invertire la rotta, avere più cura dei luoghi e maggiore attenzione alla loro conservazione”.

 

Fabio Lussoso: