Riceviamo e pubblichiamo una lunga nota del deputato Luciano D’Alfonso riguardo a diversi episodi di campagna elettorale scorretta da parte del centrodestra, negli ultimi sette giorni.
Il centrodestra abruzzese ricorre a tutti i mezzi possibili e immaginabili in chiave clientelare pur di cercare di riaccattivarsi il favore di un elettorato che, deluso dall’incapacità palmare del presidente della giunta regionale in scadenza – si sta sempre più orientando verso la figura di Luciano D’Amico. Ecco una serie di trovate escogitate nell’ultima settimana: 28 febbraio/1: la Regione dirama l’avviso ai partiti presenti in Consiglio regionale per l’indicazione dei nominativi da inserire nei Consorzi di bonifica, che sono commissariati da 4 anni. Un’azione chiaramente clientelare, di cui non vi è alcuna necessità o urgenza a dieci giorni dalle elezioni, tanto che le opposizioni consiliari hanno risposto rimarcando l’inopportunità di una simile iniziativa a pochi giorni dal voto, chiedendo di lasciare la scelta al nuovo Consiglio regionale e manifestando la propria indisponibilità a fornire i nominativi; 28 febbraio/2: dalla presidenza della Regione parte la lettera di invito per una “visita istituzionale” da fare il 6 marzo al cantiere dell’ex caserma Bucciante di Chieti, dove si sta edificando una cittadella culturale anche grazie ai 4 milioni stanziati dal Masterplan varato dalla giunta regionale di cui sono stato presidente. Trattasi ovviamente di passerella elettorale; 29 febbraio: il dipartimento Agricoltura della Regione pubblica gli avvisi per l’affidamento di sette posizioni di Elevata Qualificazione (capi ufficio). La cosa singolare è che gli incaricati inizieranno dal prossimo mese di luglio, dunque l’ente ha pubblicato gli avvisi ben 5 mesi prima, guarda caso in piena campagna elettorale. Necessità e urgenza? Zero. Tasso di clientelarità? 36.000 (all’incirca gli euro che guadagna annualmente un dipendente in posizione di Elevata Qualificazione);
1 marzo: il centrodestra pubblicizza l’uscita di un bando recante contributi per l’acquisto di impianti autoclave negli edifici residenziali. Guarda caso, anche questo avviso esce a ridosso delle consultazioni elettorali. 2 marzo: l’Agenzia regionale di Protezione civile organizza un “evento formativo” a L’Aquila rivolto alle organizzazioni di volontariato convenzionate con la Regione, suddiviso in una parte teorica e un’altra pratica/esercitativa. L’iniziativa viene presentata dunque come un momento puramente tecnico, ma ecco che nel bel mezzo della giornata spunta il presidente della giunta regionale in scadenza che tiene una concione elettorale. Tutto questo fa da contorno alle visite di ministri e sottosegretari che – dopo la cocente sconfitta in Sardegna – sono venuti in massa in Abruzzo per annunciare di tutto e di più: – un po’ di fondi per la ferrovia Pescara-Roma, che il governo Meloni ha prima tagliato e poi restituito ma soltanto in parte; – un nuovo casello autostradale a Montorio al Vomano strapazzando gli organi autostradali; – 60 milioni per riqualificare l’ospedale di Chieti; – il salvataggio dei tribunali a rischio chiusura; – un turismo modello Copacabana. Mancano solo le batterie di pentole in ogni casa e una crociera sul Mediterraneo per ogni famiglia, poi siamo a posto. Da notare che la campagna elettorale del centrodestra è tutta basata sul “faremo” perché non possono dire “abbiamo fatto” in quanto, a livello concreto, non hanno realizzato NULLA. E gli abruzzesi, che non vivono a Fontamara, se ne sono accorti.
Il deputato D’Alfonso conclude la nota ricordando che domani alle 11,30, sarà a San Valentino in Abruzzo citeriore (CERS – Centro erogazione servizi in Strada provinciale per Caramanico) per contrastare quello che la Asl di Pescara ha definito “un sopralluogo itinerante in due cantieri con lavori in corso” cui sono stati invitati quattro candidati alle imminenti elezioni regionali, tutti di centrodestra.
“Sopralluogo che nei fatti è la pretesa nei confronti delle Asl abruzzesi di trasformarle in Mc Donald di voti di preferenza per alcuni prepotenti che hanno vitellonato in Consiglio regionale regalando collanine e braccialetti a tutti al costo di 3-4mila euro cadauno. Mi auguro che i prefetti pratichino tutta la loro competenza e autonomia di intervento.”