Il Mondo della scuola torna in piazza. Il 7 novembre ci sarà un sit-in dinanzi alla Prefettura organizzato dai sindacati Flc Cgil, Uil e Snals-Confsal
I sindacati chiedono più personale ATA perché ci sono carenze negli organici di ausiliari e amministrativi negli istituti del territorio provinciale. Un sottodimensionamento che ha assunto contorni drammatici per i sindacati, aggravato dicono dalla mancanza di risposte da parte degli uffici scolastico provinciale e regionale. Insomma contenimento della spesa anche a fronte di situazioni emergenziali, questa sembra essere la linea non gradita alle sindacaliste Del Biondo, Commito e Lupi.
Il venir meno dell’organico Covid ha fatto venire fuori le carenze strutturali che la presenza di questo aveva in qualche modo tamponato.
I problemi della scuola ad oggi sono molteplici, aree interne, inadeguatezza dei Musp, edilizia scolastica fatiscente, nuovi edifici per la verità pochissimi che hanno spazi enormi e quindi fanno emergere ancor di più la necessità di più organico. Serve personale ATA sia ausiliario che amministrativo. I sindacati denunciano anche il fatto che gli uffici scolastici chiudono alle relazioni con i sindacati.
Per i sindacati c’è il dovere di difendere il personale della scuola chiamato a svolgere orari di servizi fuori dalle norme contrattuali, doppi turni, straordinari che diventano ordinari. Anche la risposta dei 16 posti in deroga a fronte di 47 scuole è apparsa inadeguata. Il personale deve ruotare su un gran numero di plessi per garantire il servizio. Il caso di Navelli è emblematico. L’istituto comprensivo nonostante il decremento di alunni deve garantire l’apertura ed il servizio su ben 17 plessi distribuiti su 5 comuni. La soluzione non può essere certo quella di chiudere le scuole ma piuttosto di rivedere i parametri di assegnazione degli organici così da costruire una rete virtuosa di servizi per le scuole che ponga queste al centro anche delle aree interne.