Un vero e proprio “maresciallo” sempre pronta a lavorare, cucinare e prendersi cura della famiglia. Tutta San Valentino in festa per nonna Elvira che domani, venerdì 7 ottobre, taglierà il traguardo dei 100 anni
Nata nel borgo ai piedi della Majella nel 1922, ancora bambina si trasferisce a New York: erano gli anni della Grande crisi e papà Antonio e mamma Nunziata, così come tanti altri abruzzesi, decisero di tentare la fortuna negli Stati Uniti.
Ha appena sei anni la piccola Elvira quando in nave fa il suo primo viaggio fino in America, dove rimarrà per quattro anni, giusto il tempo di imparare a masticare l’inglese e il chewing-gum, la cingomma, come la chiama lei in quella lingua impastata di dialetto e inglese imparato in fretta. Mamma Nunziata si ammala e lascia la giovane Elvira, che ormai è una ragazza. È in quegli anni che nella sua vita si affaccia il grande amore, nonno Battista, anche lui orfano di padre. Una storia d’altri tempi, scritta con l’inchiostro sui bigliettini d’amore che lui le dedica sin da quando erano due bambini. Si sposano nel 1939 e restano uniti per 73 anni.
Da moglie, Elvira diventa prima mamma di Nunziatina e Valentino, dopo nonna di Rina, Lorenzo, Gianluca, Antonello e Ivan e ora anche bisnonna dei piccoli Chiara, Enrico, Tommaso ed Elisa. Una grande famiglia unita dal grande senso materno della “guerriera” nonna Elvira: guai a chi tocca uno della famiglia!
Da più di ottant’anni Elvira si prende cura di tutti a modo suo, come fanno tutte le nonne, stando dietro ai fornelli e sfamando tre generazioni di nipoti. La cucina, il suo regno, il mattarello, il suo compagno fedele. Con le mani sempre sprofondate in qualche impasto: dalla pasta alla chitarra, alle lasagne, dalle pizzelle alle crostate di marmellate, tutto fatto in casa, con amore. “La sua preoccupazione maggiore è quella di non vederci sazi dopo un pranzo!” – raccontano i nipoti.
E allora tutti a tavola anche in questo 7 ottobre, un giorno speciale, con tutta la famiglia riunita attorno a nonna Elvira. “La sua grande forza e la sua lucidità di spirito continuano a sorprenderci ogni giorno – dicono i nipoti – e così, seguendo il suo esempio, anche noi sogniamo di vivere fino a cent’anni!”.