A scriverci sulla vicenda di via Pantini a Pescara l’ex assessore Tommaso Di Biase: col titolo “Quel pasticciaccio di via Pantini” ripercorre fatti, finanziamenti e progetti.
Quel “pasticciaccio” di Via Pantini.
I fatti sono questi: la Giunta Regionale guidata da Luciano D’Alfonso, il 29 aprile del 2015, con delibera n. 310, ha dato precise indicazioni programmatiche sulle “…infrastrutture strategiche prioritarie per la Regione Abruzzo”, successivamente il CIPE, in base alle stesse indicazioni, con delibera n.25/2016, ha approvato il piano operativo e lo stanziamento di 15 mln di euro per il “prolungamento dell’Asse Attrezzato di Pescara”. Qualche anno dopo, la Giunta Regionale di centro destra ha deliberato, con provvedimento n. 134 del 11.03.2020, la rimodulazione dell’intervento, destinandolo anche a un non meglio precisato “adeguamento dello svincolo S.S. 714 – Pescara Sud” .
Nell’Atto Convenzionale, del 2021, tra il Comune di Pescara, l’Anas e gli altri Enti interessati, si chiarisce e si dispone che i 15 milioni di euro vengono così divisi: 8 mln e 200 mila euro per il “collegamento dell’Asse Attrezzato con il Porto” e 6 mln e 800 mila euro per “l’abbattimento dello svincolo della Circonvallazione di Pescara Sud e la sua sostituzione con un ingresso a raso su Via Pantini”.
Quindi si è passati dalla previsione di un adeguamento dello svincolo all’abbattimento dello stesso! In definitiva, mentre oggi, di fronte alla protesta dei cittadini, si minaccia da parte del Comune la perdita dei finanziamenti, ci si appresta a realizzare, da un lato, una strada a scorrimento su Via Pantini a ridosso della Riserva Naturale, dove passeranno migliaia di macchine al giorno, dall’altro, l’inutile abbattimento dello svincolo. Per questo voglio sottolineare, e gridare se possibile, che una tale opera non ha nessuna priorità, che è uno sperpero di denaro pubblico, e che bisogna destinare ad altro quei 6 milioni e 800 mila euro!!!
Io penso che, invece, sia necessario affrontare e risolvere in modo adeguato e ambientalmente compatibile il tema infrastrutturale dell’entrata e dell’uscita, per e da Pescara, a sud della città. E’ questo il senso della proposta di pianificazione qui allegata, usare una parte dei soldi previsti per l’abbattimento dello svincolo per una cosa veramente utile alla città in una prospettiva di medio/lungo termine, tutelando la riserva naturale e evitando di uccidere querce e pini secolari. Anche se gli alberi abbattuti fossero di meno di quelli previsti, sarebbe sempre un delitto, sarebbe sempre un pasticciaccio!