La nostra regione ha una media superiore a quella nazionale per quanto riguarda il rapporto tra profughi ucraini che hanno presentato richiesta di permesso di soggiorno per protezione temporanea e popolazione abruzzese
Una grande ospitalità resa subito operativa grazie alle tante strutture ricettive che si sono fatte trovare pronte con l’arrivo del flusso migratorio a seguito dell’invasione Russa. Ma con l’abbassamento delle temperature a preoccupare gli albergatori è la questione delle utenze in particolare quelle legata al riscaldamento che sono lievitate in maniera spropositata. Per questo motivo il presidente di Assoturismo Confesercenti Gianluca Grimi si augura che vengano adeguati gli importi legati all’accoglienza. I profughi ucraini che hanno presentato richiesta in Abruzzo sono stati distribuiti soprattutto in provincia di Teramo seguita da Pescara, L’Aquila e a maggiore distanza Chieti.