Ricostruzione Teramo, stanziati fondi per il recupero del Museo Archeologico

Si è tenuto presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo l’incontro del comitato istituzionale del sisma 2016, composto dai 23 comuni del cratere sismico, le amministrazioni provinciali di riferimento e regione Abruzzo

Appuntamento molto atteso perché è stato approvato l’ultimo piano stralcio delle opere pubbliche che diventerà subito operativo grazie ad una nuova ordinanza del commissario per la ricostruzione post-sisma del Centro Italia Giovanni Legnini. Per Teramo nell’incontro sono stati ufficializzati i fondi per la riapertura del museo archeologico. Il Comune incassa altri 10,6 milioni di euro tramite l’ultimo piano di ripartizione dei fondi per la ricostruzione pubblica post-sisma. La somma, che rientra tra i finanziamenti messi a disposizione dalla struttura commissariale per gli interventi di rigenerazione urbana, serviranno a riparare i danni causati dalle scosse tra fine 2016 e inizio 2017 e a garantire l’adeguamento antisismico dello storico edificio di via Delfico e non solo. In totale, sul territorio comunale, compresi gli interventi che vedono come soggetti attuatori altri enti, arriveranno oltre 30 milioni di euro.

Oltre al museo archeologico e alla messa in sicurezza dei cimiteri, infatti, sono stati finanziati la sede del distretto Arta di Teramo, in piazza Martiri Pennesi, per 6.694.000 euro, e il miglioramento sismico dell’edificio di via Taraschi che andrà ad ospitare la Cittadella della Carità, per il quale sono stanziati 10.000.000 euro a valere sulle risorse della Camera dei Deputati.

“Grazie al lavoro dei sindaci, dell’Usr, della Regione e del commissario straordinario Giovanni Legnini, con questo nuovo piano stralcio, che da tempo avevamo invocato, arriveranno ulteriori importanti risorse per le comunità del territorio abruzzese. Al loro interno oltre 30 milioni di euro li abbiamo ottenuti per la città di Teramo – commenta il primo cittadino Gianguido D’Alberto – Il Comune, in particolare, grazie a questi fondi vede finanziato il museo archeologico. Si tratta di un risultato straordinario con il quale, oggi, portiamo a compimento un percorso che ci ha permesso di ottenere fondi per tutto il patrimonio comunale danneggiato dal sisma, completando dopo soli 4 anni, con un lavoro eccezionale, tutta l’attività di pianificazione e programmazione della ricostruzione sul nostro territorio”.

 

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