Università, nasce in Abruzzo il “Centro Bach”

 Nasce in Abruzzo il centro “Bach”, due giorni di workshop al “Cast” dell’Università di Chieti-Pescara con prestigiosi ospiti di fama internazionale. Presto un centrointerdipartimentale specifico alla D’Annunzio

Nasce in Abruzzo il Centro BACH (Biobehavioral Arts & Culture for Health, Sustainability and Social Cohesion). Questa mattina, nella sala San Cetteo del comune di Pescara, è stato presentato il workshop transdisciplinare finalizzato alla comprensione degli impatti bio-psico-comportamentali delle attività ed esperienze culturali, parte fondante del centro BACH. Il workshop si terrà oggi pomeriggio e domani, a Chieti, al Cast (Center for advanced studies and technology) dell’Università Chieti Pescara. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Prof. Pier Luigi Sacco (University of Chieti Pescara), James Pawelski (University of Pennsylvania), Maria Rita Carota (Assessore alla Cultura del comune di Pescara), Doris Sommer (Harvard University) e Nisha Sajnani (New York University).

“L’Università d’Annunzio mette in campo una cooperazione internazionale senza precedenti sull’impatto della cultura in ambito sanitario, sociale e ambientale”, ha precisato il Prof. Sacco. “Il nuovo Centro Interdipartimentale della nostra Università collaborerà con alcune delle istituzioni di ricerca più prestigiose al mondo, tra cui le università di Harvard, Pennsylvania e New York, nonché con realtà quali Commissione Europea, OMS e OCSE. In questo modo il nuovo Centro di eccellenza formerà nuove professionalità e darà indicazioni importanti per la politica di sviluppo futuro della nostra regione”.

L’assessore Carota ha evidenziato la grande opportunità per l’intero territorio in virtù di questa iniziativa dell’Università. “I lavori del BACH saranno particolarmente utili anche a noi amministratori pubblici per individuare le strategie di intervento su una gamma vasta di argomenti che spesso sono sottovalutati. Finalmente la cultura e tutto ciò che ci ruota attorno sono al centro di una progettualità di caratura internazionale proiettata su Pescara e sull’Abruzzo”.

Doris Sommer era già stata a Pescara a marzo per la formazione su un protocollo Pre-testi. “Quel lavoro ha dato importanti risultati e la cosa è molto galvanizzante. Lavoriamo sulla salute mentale e sul rendimento scolastico degli adolescenti a rischio. Pescara e l’Abruzzo, quindi, ora sono parte di una rete internazionale che sperimenta il protocollo Pre-testi nei quattro continenti”.

Nisha Sajnani, a sua volta, sperimenta un’interessante terapia, a New York, attraverso il teatro e dirige un Centro di supporto tra cultura e salute sostenuto dall’OMS “il Centro si occupa di capire quali interventi culturali funzionano meglio nell’educazione e nel welfare e si propone di collaborare assiduamente con l’Università Chieti Pescara. Qui intravedo la possibilità di portare avanti un importantissimo lavoro perché il territorio è fertile”.

 

Fabio Lussoso: