Solitamente quando ci si trova a rendere conto, giornalisticamente, di una delle sempre più frequenti vertenze di lavoro, il dato che si tende principalmente a sottolineare è quello del numero dei dipendenti coinvolti e più questo numero è alto, più, ovviamente, viene dato peso alla drammaticità della situazione. In questo caso specifico, però, a rendere drammatica la situazione è l’assoluto paradosso che sono costrette a vivere appena 5 dipendenti dell’ex punto vendita “Conbipel” di Villanova di Cepagatti
Con il passaggio di proprietà di uno dei marchi più prestigiosi di vendita al dettaglio di abbigliamento in pelle in Italia, i nuovi vertici hanno deciso di non confermare tutti i Punti Vendita sul territorio nazionale, lasciando sulla strada poco più di 100 tra lavoratrici e lavoratori. Tra i negozi sacrificati anche la Conbipel di Villanova di Cepagatti. Ai 5 dipendenti è stata concessa la Cassa Integrazione a partire dal primo luglio con l’azienda che ha assicurato l’anticipazione degli emolumenti. Fin qui tutto bene, anzi per la precisione fino al 31 ottobre quando è stata comunicata, con una scarna e mail, che l’azienda non sarebbe stata più disposta ad anticipare la Cassa Integrazione. Per i 5 dipendenti ora si apre un futuro carico di incertezze, vista l’inevitabile lungaggine burocratica con la quale l’Inps andrà a sbloccare i pagamenti:
“Tra di noi ci sono anche madri di famiglia che non sanno come andare avanti – ci segnalano alcune dipendenti – e non possiamo nemmeno contare su un Sindacato che ci aiuti ad affrontare questo periodo di assoluta incertezza. Ci sono, tra di noi, lavoratrici che hanno dedicato a questa azienda oltre 20 anni della loro vita ed ora vengono trattate in questo modo.”