“Un inceneritore in Abruzzo. Renzi lo ha scritto in una bozza di decreto”, denuncia Sara Marcozzi consigliera M5S in Regione.
Questa è la possibilità che emerge dal Parere sullo schema di DPCM del 29 luglio scorso redatto dalla Segreteria della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, recante una ricognizione degli impianti di incenerimento presenti e futuri nel nostro Paese.
“Gli Abruzzesi” -afferma la Marcozzi- “devono sapere che nell’Allegato III del parere, quello relativo alla “Individuazione degli impianti da realizzare o potenziare per soddisfare il fabbisogno residuo di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati” si da atto di un fabbisogno residuo annuo di incenerimento per la nostra Regione pari a 98.245 tonnellate e viene sottolineato come “In Abruzzo non sono presenti impianti di incenerimento operativi” e ancora che “il piano regionale di gestione dei rifiuti prevede che l’incenerimento di frazioni non altrimenti riciclabili in impianti dedicati è ammissibile al raggiungimento della media regionale del 40% di raccolta differenziata. Atteso che ad oggi il livello si attesta sulla percentuale del 42,9% risulta giustificata la realizzazione di un nuovo impianto da 100.000 tonnellate l’anno – quasi a voler indurre a realizzarli proprio nella nostra Regione” dice Marcozzi.
Il M5S, preannuncia interrogazione a D’Alfonso per sapere cosa e quanto sa del probabile impianto di incenerimento oltre a una risoluzione per impegnare la Giunta e il Consiglio a contrastare in ogni modo questa ipotesi definita “scellerata”.