Coldiretti Chieti chiede una riflessione sul Parco della Costa Teatina. Tre le criticità individuate.
L’associazione dei coltivatori parla di rischi di arresto dello sviluppo del territorio, di ingessamento delle attività economiche e di danni materiali alle imprese, non solo agricole.
Il Presidente di Coldiretti Chieti Sandro Polidoro afferma che “l’istituzione di un’area protetta, i cui vantaggi vanno comunque dimostrati, in questo specifico caso andrà di fatto a ledere in maniera determinante lo sviluppo di una zona in cui sono tradizionalmente presenti imprese e attività economiche, in cui i nuovi vincoli potrebbero essere fortemente dannosi per nuovi investimenti aziendali, economici e strutturali. E come se non bastasse, a questo si aggiunge l’altissima eventualità che l’area, una volta istituita, diventi di fatto un incubatrice di fauna selvatica dannosa per l’agricoltura”.