Questa mattina in piazza Garibaldi a Sulmona gli ambulanti hanno protestato per la soppressione del mercato settimanale disposta in seguito al ritorno dell’Abruzzo in zona rossa deciso dall’ordinanza del TAR. Proteste anche a Lanciano.
Nonostante le disposizioni emanate nella tarda serata di ieri, circa quindici ambulanti si sono presentati, come ogni sabato, per effettuare il mercato ma quando hanno visto che non potevano collocare le bancarelle hanno manifestato la loro delusione ed amarezza.
Alcuni hanno detto “Siamo amareggiati perché le comunicazioni non si fanno la sera alle 22 quando tutti ci eravamo organizzati per venire al mercato. Questa mattina non ci hanno fatto aprire perché la polizia municipale ci ha detto che oltre al verbale saremmo andati incontro alla chiusura delle attività per cinque giorni.
Le piccole imprese come noi escono distrutte. Siamo purtroppo lo zimbello dell’Italia, dobbiamo solo pagare perché diritti e doveri non esistono. Le tasse e le bollette arrivano. Siamo vittime di giochetti politici ma le conseguenze le paghiamo sempre noi. Abbiamo un governo non più sostenibile. I politicanti hanno sempre lo stipendio mentre noi dobbiamo fare i conti con le spese anticipate”.
Gli ambulanti sono arrivati dai paesi della Valle Peligna ma anche da Pescara, Montesilvano, Chieti e Bussi sul Tirino per vendere i loro prodotti casalinghi, di abbigliamento, intimo e di altri settori merceologici. I settori alimentari hanno aperto regolarmente i loro stand.
E poi rivolti al presidente della Regione Marco Marsilio hanno detto: “Questa prova di forza non la paga Marsilio ma tutta la popolazione. I politici vengono votati per fare gli interessi dei cittadini e non i propri. E’ una situazione inaccettabile. Qui al mercato rispettiamo tutti le disposizioni sanitarie. Torniamo a casa delusi e speriamo che domani si possa tornare a lavorare”.
Anche a Lanciano questa mattina alcuni ambulanti giunti da fuori città hanno provato ad allestire i propri banchi, come fosse zona arancione, per il tradizionale Mercato del Sabato, ma la polizia municipale li ha fatti andar via. Era permesso solo la vendita alimentari. Fitta rete di controlli anche sui pubblici esercizi cui ha partecipato anche il maggiore Guglielmo Levante, comandante della Municipale.
Levante afferma che “Diversi negozi erano chiusi ma qualche altro no. Abbiamo fatto molta prevenzione dal momento che le sanzioni possono scattare solo se verifichiamo e individuiamo attività operative. Diverse le giustificazioni, anche quella di mettere a posto la contabilità. Del resto siamo di fronte anche a molti negozi con merce promiscua, con cose da vendere e altre no. Tanti prendono anche merce per bambini, che consente l’apertura, ma poi bisogna stare attenti se vendono pure altre cose. Ma presiedere tutto o aspettare l’uscita di clienti è impossibile. Certo è che abbiamo registrato la grande amarezza delle gente”.