Il giudice del Tribunale dell’Aquila ha concesso due settimane di tempo alla Framiva metalli di Bazzano e al curatore fallimentare per cercare una soluzione al destino dell’azienda, che non ha pagato l’ultima rata del contratto di aggiudicazione.
Hanno 15 giorni di tempo la Framiva metalli – azienda del Nord Italia che ha rilevato l’ex Otefal di Bazzano – e la curatela fallimentare per trovare un accordo e decidere se salvare lo stabilimento di Bazzano, la produzione e il destino dei 62 lavoratori, oppure riavvolgere il nastro del tempo, e tornare indietro con un nuovo affidamento ma un futuro incerto. Ieri c’è stata l’udienza interlocutoria davanti al giudice del tribunale dell’Aquila, per cercare di trovare una soluzione a una vicenda che sembra più legata a una contrapposizione tra azienda e curatela che a una vertenza aziendale vera e propria.
Framiva ha infatti garantito di voler pagare l’ultima rata del contratto del bando di affidamento dell’impresa fallita, alla quale è subentrata nel 2015 , acquisendo lo stabilimento alla quinta asta indetta dal curatore fallimentare Omero Martella. La settimana scorsa il provvedimento di aggiudicazione è stato dichiarato decaduto da parte del tribunale, per il mancato pagamento dell’ultima rata di giugno. Una circostanza che ha fatto precipitare nel caos un’azienda in piena salute.
Il curatore fallimentare resta per il momento irremovibile anche di fronte al passo avanti della Framiva, che ieri ha depositato l’assegno dell’ultima rata.