Circolare che fa discutere quella della Asl 1 che impone il silenzio ai dipendenti se non autorizzati. La Uil attacca duramente il manager.
Dopo l’annuncio di querele alla stampa per alcune notizie uscite che hanno riguardato la Asl, sopratutto in relazione all’ospedale di Avezzano, la Asl 1 torna a far parlare di se scatenando l’ira dei sindacati.
È datata 11 dicembre, infatti, una circolare firmata dal manager Roberto Testa, dalla direttrice sanitaria Sabrina Cicogna e dal direttore amministrativo Stefano Di Rocco in cui, per farla semplice, si impone al personale tutto, anche ai medici, di non rilasciare dichiarazioni se non autorizzate pena provvedimenti disciplinari.
La loro motivazione in sostanza è che l’azienda proprio a causa di alcune dichiarazioni rilasciate è stata esposta ad un grave danno d’immagine.
Duro il commento dei sindacati per i quali, per esempio per la Uil in una nota a firma del segretario Antonio Ginnetti e del responsabile sanità Gianfranco Giorgi, si tratta di un vero e proprio bavaglio.
Per loro Testa fa lo sceriffo anziché occuparsi del problemi della sanità che ha moltissime criticità.
Da più parti i sindacati continuano a chiedere le dimissioni del manager e il commissariamento della Asl con la richiesta dell’invio da Roma di organi ispettivi come più volte ha fatto presente la Cgil nell’ultimo periodo.
Questa circolare ha di fatto alimentato altre polemiche in un momento in cui la sanità abruzzese è messa a dura prova a causa del Covid e delle molteplici problematiche che sta comportando in termini di pressione sugli ospedali.
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