La Camera dei Deputati ha approvato alla unanimità la mozione parlamentare del deputato abruzzese Camillo D’Alessandro, di Italia Viva, sulla carenza dei segretari comunali: solo in Abruzzo le sedi non coperte superano il 60%.
Il fabbisogno nazionale di segretari comunali ammonta a circa 1.800 unità, per l’Abruzzo la richiesta è di 128 segretari comunali, pari al 61% in meno rispetto la reale necessità, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree interne. Con l’anticipo pensionistico previsto da Quota 100, i numeri sono destinati ad aumentare e non basterà il corso-concorso in itinere.
Da qui l’iniziativa dell’onorevole D’Alessandro, che propone la figura di un vice segretario, da reperire nel personale già in essere nella pubblica amministrazione locale.
“Non capita spesso: il voto unanime ha una forza straordinaria che impegna il Governo ad introdurre urgenti azioni sulle indicazioni contenute nella proposta di mozione, integrata e condivisa da tutti i gruppi parlamentari. Ora nella conversione del Decreto Mille Proroghe verranno inserite delle norme che affrontano innanzitutto l’emergenza, aprendo la possibilità al personale della pubblica amministrazione locale, già dipendente, di svolgere, in sostituzione, le funzioni del segretario comunale nella veste di vice segretario comunale. Ciò significa che un piccolo Comune può utilizzare il personale già dipendente di Comuni e province e risolvere la propria carenza. Nella mozione approvata si apre alla semplificazione e alla velocizzazione delle procedure concorsuali, un corso-concorso non può durare anni, non accadrà più. Non avere un segretario comunale significa la paralisi, significa bloccare l’attività amministrativa rallentando anche la capacità di spesa dei Comuni, con il blocco di gare ed appalti. Per non parlare del contenzioso, piuttosto che delle procedure elettorali che un Comune deve garantire. I sindaci non saranno lasciati più soli, era il mio impegno che ora, nel Mille proroghe, diventerà legge dello Stato”.