Coronavirus Pescara: tutti a casa, sale il consumo di acqua

L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, che tiene a casa anche tanti cittadini di Pescara, fa lievitare il consumo di acqua.

Solo nel mese di aprile, segnala l’Aca, il consumo di acqua è salito del +30% rispetto al 2019. L’azienda acquedottistica precisa di essere comunque impegnata nel garantire approvvigionamento costante. L’Aca serve 63 comuni in Abruzzo nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, fra cui alcuni comuni delle zone rosse. Le parole di Giovanna Brandelli, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Aca

“Dobbiamo fare i conti con una situazione eccezionale e per questo, anche in vista della stagione estiva, ci eravamo mossi per tempo. Siamo in attesa che la Asl ci abiliti l’attivazione per una nuova opera di presa che servirà ad aumentare capacità e disponibilità di acqua sul territorio. Dobbiamo fare i conti anche con il problema delle reti vetuste, siamo al lavoro per ripararle soprattutto nella zona di Chieti Scalo. Parallelamente, per gestire le risorse idriche, diamo seguito alla parzializzazione notturna della portata, auspicando in questo caso un efficientamento delle reti stesse anche con opere mirate, ma anche accumuli periferici per mezzo delle autoclave che, ricordo, devono avere stabili di almeno tre piani. Tutte queste azioni sono per noi praticamente obbligate per garantire quella portata d’acqua che dobbiamo garantire per legge, sperando in precipitazioni piovose per ricaricare le sorgenti e le falde, dopo un periodo che ha visto scarse piogge e nevicate”.

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