Una mostra per raccontare le antiche mura dell’Aquila al museo Munda. A idearla è stata la direttrice del Polo museale d’Abruzzo, Lucia Arbace.
Cinque chilometri di cinta muraria, una delle più grandi d’Italia, arrivata quasi intatta fino a oggi, nonostante i danni del terremoto. Le mura dell’Aquila sono uno dei tanti segni identitari della città, ancor più lo sono diventate proprio dopo il sisma. Oggetto di una interessante mostra da titolo semplice, “Le mura dell’Aquila” , ideata dalla direttrice del museo Munda dell’Aquila Lucia Arbace e realizzata dal Polo Museale dell’Abruzzo, in cui le mura vengono valorizzate proprio per il loro ruolo protettivo, come se fossero un grembo materno. La mostra è maturata dal ritrovamento nella collezione di Maurizio Pace di 8 piante della città, alcune rare, databili dal tardo XVI al XVIII secolo, e dall’ incontro con un appassionato aquilano che ha realizzato con matita, gomma e inchiostro nero, una serie di disegni delle mura come potevano apparire tra il 1622 e il 1680.
La mostra rientra in un progetto più ampio del museo Munda, che partirà alla fine di gennaio con una conferenza di Paolo Bonora: al centro ci sarà una riflessione sullo sviluppo storico delle mura aquilane e si parlerà di una loro inedita fruizione. Progetto nel quale avranno un ruolo importante anche le associazioni della “Compagnia delle mura” e il segretariato regionale del Mibac.