Si ritengono l’ossatura del paese, la cerniera fondamentale tra aree rurali e realtà metropolitane ed ora chiedono al governo una attenzione maggiore. Anche Pescara alla prima Conferenza annuale dei Sindaci delle Città Medie.
Una realtà complessa e articolata quella delle ‘Città Medie’: queste rappresentano una vera e propria cerniera tra aree urbane e rurali, al contempo punto di accesso per i piccoli e piccolissimi comuni alle filiere produttive specializzate e di connessione con le vicine Città Metropolitane. Il dossier, frutto anche del Road show voluto dall’Anci per valorizzare le esperienze di alcuni territori, offre una rappresentazione del potenziale di queste realtà che con i 97 capoluoghi di provincia sono l’ossatura del Paese e una risorsa fondamentale per lo sviluppo dell’intero Sistema Italia.
Secondo lo studio nelle città metropolitane la popolazione è maggiormente concentrata nei comuni capoluogo (9,5 milioni di persone) piuttosto che nei capoluoghi (12,3 milioni gli abitanti nei comuni delle corone). I comuni capoluogo di provincia hanno un’estensione territoriale di quasi 16mila chilometri quadrati; solo il 16% di questo territorio risulta urbanizzato, con forti differenze tra nord, centro e sud Italia. Nei capoluoghi del nord l’urbanizzato raggiunge talvolta anche punte superiori al 60% (Biella, Como, Bergamo, Monza, Brescia, Udine e Padova); l’unico capoluogo del ‘sud’ ad avere una percentuale altrettanto alta è Pescara con il 77%.