Trenta dipendenti della Sky Service che operano alla Marelli di Sulmona rischiano il posto di lavoro. Il M5S sollecita intervento della Regione Abruzzo 
Le segreterie territoriali Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltrasporti Abruzzo segnalano il possibile licenziamento degli addetti alle pulizie della Sky Service. La ditta opera nello stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona, il contratto scadrà il 31 dicembre di quest’anno.
“L’ennesima notizia allarmante che desta più di una semplice preoccupazione per il tessuto economico e sociale della Valle Peligna. – scrivono in una nota Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – Nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza ai circa trenta tra lavoratori e lavoratrici coinvolti in questa vicenda, chiediamo a Regione Abruzzo, per tramite dell’assessore Tiziana Magnacca, di fare al più presto luce su quanto stia realmente avvenendo. È fondamentale agire per tempo e predisporre tutte le azioni necessarie a scongiurare la perdita dei posti di lavoro. Fatto, questo, che arrecherebbe un altro durissimo colpo al territorio”.
I consiglieri affermano che se Sky Service dovesse disporre l’apertura della procedura di licenziamento collettivo, la Regione dovrebbe intervenire prontamente per affrontare la crisi.
“Chiediamo all’assessore Magnacca di adempiere a tutti i passaggi del caso, comprese le interlocuzioni anche informali con l’azienda, al fine di acquisire tutti gli elementi necessari per agire tempestivamente. In particolar modo, qualora Sky Service dovesse dare seguito all’apertura del procedimento di licenziamento collettivo, come sembra delinearsi, Regione Abruzzo non dovrà perdere tempo e dovrà aprire il tavolo di crisi per affrontare la vicenda e garantire la dignità lavorativa ai trenta lavoratori coinvolti. I territori delle aree interne sono in grave difficoltà da anni e, se non si tutelano i livelli occupazionali, andrà sempre peggio. Come Movimento 5 Stelle agiremo in tutte le sedi per tutelare i lavoratori e le lavoratrici che rischiano il posto di lavoro”.