Virtus: visita alla Casa Circondariale. L’iniziativa si inserisce nel progetto voluto dalla Lega di Serie B per dare maggiori diritti ai figli dei detenuti.
Quello di oggi, per alcuni giocatori della Virtus, non è stato un pomeriggio come tanti. A Lanciano, come in altre piazze di serie B, è andata in scena una partita speciale: i detenuti della casa circondariale hanno indossato le maglie ufficiali della Virtus e sono scesi in campo. A bordo campo, per guardare il loro papà, tanti bambini, che non devono vivere anch’essi una condanna per un reato che non hanno commesso. Per questo la Lega di B e le 22 squadre del campionato stanno sostenendo l’associazione Bambinisenzasbarre onlus per dare il diritto a questi ragazzi di essere figli. Mammarella, Turchi, Penna, Rozzi, Di Benedetto e Casadei hanno partecipato con emozione, regalando ai piccoli dei gadget e posando con loro per le foto ricordo, mentre con tenerezza (che solo i bambini sanno dare) stringevano forte il loro papà.
“Un’iniziativa bellissima – ha detto il capitano Mammarella -. Noi in passato abbiamo già incontrato i detenuti, giocando con loro proprio una partitella nel loro campo, ma è la prima volta che veniamo accolti anche dai loro figli. Credo che sia molto importante per questi ragazzi continuare ad avere un rapporto con i genitori cercando di viverlo nel miglior modo possibile”.