La rettrice dell’Università di L’Aquila, Paola Inverardi, esprime le sue perplessità in merito all’ipotesi di aprire il numero chiuso per l’ingresso a Medicina.
Secondo la Inverardi la questione non sta nel sì o no al numero chiuso, il problema semmai è intendersi su che tipo di formazione le università siano in grado di garantire. Occorre parlare di numeri, di risorse strumentali, logistiche e umane.
“Noi difendiamo il diritto degli studenti alla formazione ed è nostro dovere fornirla. – ha dichiarato la Inverardi – Pensiamo di dover garantire il massimo delle risorse. Quali sono i numeri? Stiamo parlando di circa 10000 posti con 67000 concorrenti nel 2018: un numero enorme, una sproporzione tremenda che ricalca anche la situazione dell’Aquila”.
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