Dopo il licenziamento collettivo arrivato sotto le festività di Natale, l’ex centro di ricerca Intecs continua a restare in silenzio. Non una parola, non un passo verso i lavoratori mandati a casa senza Tfr, il trattamento di fine rapporto che l’azienda comunica di non essere in grado di pagare.
Ancora da pagare anche le 4 mensilità di preavviso previste dalla legge quando avviene un licenziamento: soldi dei lavoratori, che da dicembre stazionano in sit-in in dentro a un camper, davanti alla sede della giunta regionale, in via Leonardo da Vinci a Pettino.
Una forma di protesta silenziosa, per dire alla città, alle istituzioni, al mondo della politica, che non intendono rinunciare ai loro sacrosanti diritti. Mentre resta ancora in alto mare il processo di ricollocazione dei 70 ricercatori, in un contesto politico tra l’altro incerto, perché anche le elezioni regionali sono alle porte. La Fiom Cgil è pronta a mettere in campo tutti gli strumenti giudiziari, e all’orizzonte l’avvio del processo contro l’azienda, come spiega Umberto Innocente Rsu aziendale.