Covid L’Aquila, preoccupa il numero dei contagi giornalieri

Cominciano a preoccupare i numeri dei contagi giornalieri a L’Aquila. Se il trend continuerà così la provincia potrebbe superare i limiti della zona rossa.

Sono gli stessi sanitari a lanciare l’allarme. Preoccupa il focolaio di San Gregorio con una ventina di suore positive sia nell’istituto della frazione che nella casa di Piazzale Paoli che ha suore dello stesso ordine. Le suore stanno bene tranne due che sono state ricoverate perché avevano sintomi più gravi. E sarebbero emersi altri positivi tra i contatti stretti delle suore che hanno anche annessa all’istituto di San Gregorio una casa famiglia con un’utenza molto vasta. Da questa mattina al drive trought di Preturo sono iniziati anche i tamponi ai bambini della scuola dell’infanzia chiusa nei giorni scorsi dal sindaco. Lo screening fatto per la popolazione di San Gregorio ha dato tutto sommato risultati incoraggianti: su 875 tamponi fatti 4 i positivi.

Per la Asl il focolaio di San Gregorio è circoscritto anche se con tanti contagi. Fa il punto della situazione il direttore del dipartimento Prevenzione Domenico Pompei che parla di preoccupazione anche per la Marsica per la presenza di diverse varianti. Le suore di San Gregorio erano vaccinate con la prima dose e per questo non avevano raggiunto ancora l’immunità. Se non si è ancora ai numeri dell’autunno ci si è comunque molto vicini all’Aquila perché sul territorio ci sono diversi focolai e la raccomandazione dei sanitari è evitare occasioni di incontro, cene al chiuso, insomma mantenere comportamenti corretti anche in vista della Pasqua.

La fase è critica secondo il primario di Malattie Infettive Alessandro Grimaldi, i reparti Covid sono quasi pieni e molte persone sono seguite a casa con la terapia Covid. Il sindaco Pierluigi Biondi è pronto a mettere in campo altri screening per i giovani ma anche ad assumere misure drastiche.  Durissimo il commento del professor Franco Marinangeli, primario di Malattie Infettive.

“Il Covid – scrive – con l’aiuto di molti irresponsabili continua a mietere vittime, vittime spesso inconsapevoli e non causa del loro male ma del cattivo comportamento altrui. La curva dei contagi nella nostra area sale e questo avrà conseguenze ancora una volta irreparabili. Non esiste un forse, sarà così, è inutile sperare ciò che non è stato e non sarà. Gli innumerevoli appelli al senso civico sono caduti nel vuoto”.

Marinangeli sostiene che intanto si continua a morire di Covid. E persone peraltro sempre più giovani nonostante un impegno h24 del personale della sanità. Il primario fa un appello alle istituzioni affinché ci siano misure rigidissime e auspica la zona rossa.

“La vita umana – dice – viene prima dell’economia. Se saremo zona rossa, come a questo punto mi auguro per il bene di tutti, dovremo ringraziare chi non ha capito ancora cosa è  accaduto in quest’ultimo anno, e sembra siano  in molti, troppi, situazione non più accettabile”.

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