Il Chieti pur costretto ad incassare la prima rete in campionato nel derby di Avezzano, conserva la vetta del Girone F seppure insieme a Sambenedettese e Fossombrone. Domenica all’Angelini arriverà il Fano
Prima o poi doveva accadere. Il Chieti ha incassato ad Avezzano la prima rete stagionale ma il primato del Girone è confermato, anche se ora è condiviso con Sambenedettese e la sorpresa Fossombrone. Ci sono però alcune cose da evidenziare dopo il derbissimo. La squadra, ad esempio, al contrario di quanto visto nelle prime 6 giornate di campionato, ha provato a giocare in maniera diversa. Chianese, infatti, ha proposto un insolito 4-2-3-1, in luogo del consueto 4-3-3 (almeno all’inizio), senza contare che nell’ultimo allenamento prima del derby di Avezzano il tecnico aveva provato il 4-3-1-2.
Il nuovo modulo potrebbe spiegare anche un’altra situazione insolita: il primo tempo è stato decisamente migliore del secondo (nelle prime 6 giornate la squadra aveva sempre fatto il contrario, per poi trasformarsi grazie ai cambi nella ripresa). Se si esclude la “quadra” della difesa bunker, probabilmente a centrocampo e in attacco in tecnico non è ancora riuscito a trovare titolari inamovibili.
Per il ruolo di punta centrale ha inserito Fall con Ardemagni in panchina (ma la scelta era nell’aria); meno prevedibile l’inserimento di Salvatore (che ha fatto una buonissima gara), e soprattutto di Laziz (difensore di ruolo) come esterno d’attacco, a destra. Inoltre, il cambio di modulo ha escluso un altro dei titolari fissi: Gatto, entrato nel secondo tempo e poi addirittura sostituito in pieno recupero. Anche ieri, poi, Diambo (sempre presente nelle prime 4 giornate) si è accomodato in tribuna.
Cambiamenti e accorgimenti che a volte possono sembrare “esercizi di stile”, ma che stanno dando buoni frutti sul campo. La forza del Chieti è nel gruppo, è stato detto e ripetuto più volte, il che probabilmente è vero. Ma Chieti è anche una squadra camaleontica, quasi indecifrabile per l’avversario di turno.
Rimane la scarsa incisività sotto porta, che può diventare un problema quando alcune partite sei costretto a vincerle. Per correggere il tiro ci sono nell’ordine: le alchimie tecniche, il recupero fisico e mentale di qualche giocatore e, più avanti, il mercato invernale. Per chiudere la riflessione del lunedì, la linea di mister Chianese si può sintetizzare così: “tutti sono utili per la causa e quindi tutti possono giocare”. Basta sapere attendere (e sfruttare) il proprio turno.
Domani ripresa degli allenamenti in vista della partita casalinga di domenica prossima, 29 ottobre, contro il Fano.