Chieti calcio: il pari brucia, ma rimane la prestazione positiva

Le disattenzioni nel primo tempo e le parate del portiere ospite sono costate due punti al Chieti nel match contro l’Isernia. Domenica di nuovo all’Angelini per il derby col Teramo. La società chiede di riaprire i distinti

Tanti i rimpianti per il Chieti nel 2-2 contro l’Isernia. I neroverdi meritavano di vincere, ma non sempre chi gioca meglio si porta a casa i tre punti. Rimane comunque la prestazione più che buona, sicuramente la più convincente di questo primo scorcio di campionato.

Tanto gioco e tante le palle gol create, fallite di un soffio soprattutto per le parate del portiere molisano. Se, dunque, a fine gara un po’ tutti masticavano amaro (poteva starci un rigore non visto, ma ricordiamoci anche il gol no-gol di Senigallia), la classifica è rimasta bella per il Chieti.

Il primo posto (13 punti) è salvo seppure ora il vantaggio sulla nuova coppia Sambenedettese-Fossombrone è di una sola lunghezza. Anzi, la classifica è cortissima visto che in due punti ci sono ben 7 squadre (a quota 11 ci sono L’Aquila, Teramo, Atletico Ascoli e Vigor Senigallia).

Altra nota positiva della domenica appena trascorsa riguarda il pubblico. Il record di presenze (oltre 4mila spettatori) è stato favorito dallo spettacolo musicale organizzato dalla società, ma è indubbio che in città si respira un clima di entusiasmo contagioso che ha portato sugli spalti anche tante famiglie che magari non entravano all’Angelini da tempo.

Dietro tutto questo c’è la precisa volontà della nuova proprietà di vivere lo sport non solo come competizione e voglia di vittoria ma anche come importante momento di aggregazione. A tale proposito la società neroverde ha chiesto di riaprire il settore distinti per aumentare la capienza dello stadio a 5mila spettatori. Mercoledì mattina (ore 10) allo stadio si riunirà la Commissione vigilanza e spettacolo per decidere.

Oggi giornata di riposo per la squadra; domani la ripresa per preparare al meglio il derby di domenica contro il Teramo, sempre all’Angelini.