Chieti calcio. In extremis il patron neroverde ha perfezionato l’iscrizione del Chieti al campionato di serie D 2016-17, ma ribadisce “Non andrò avanti”.
Ecco il comunicato
La S.S.D. Chieti Calcio comunica che, in data odierna, ha depositato presso la Co.Vi.So.D, nei termini regolamentari, il ricorso avverso la mancata iscrizione al campionato di serie D 2016/17, allegando la fidejussione di euro 31 mila euro e l’assegno circolare di euro 18.323, unitamente alla tassa reclamo di euro 500. Tale versamento per complessivi 49.823 euro si è reso necessario non essendosi concretizzato alcun passaggio di proprietà nel tempo intercorso tra il 6 luglio( giorno dell’annunciato disimpegno dell’attuale società) e la data odierna( termine ultimo per perfezionare la suddetta iscrizione).
L’attuale proprietà ha pertanto presentato la terza iscrizione al campionato di serie D negli ultimi 12 mesi. Agli attenti osservatori non sarà sfuggito che a luglio del 2015, ad un mese dall’insediamento ufficiale, il primo versamento effettuato per l’iscrizione al campionato 2015/16 fu oggetto di pignoramento a causa di un debito ereditato. Pertanto, vi fu una seconda iscrizione ed un ulteriore versamento di euro 50 mila per complessivi 100 mila euro. A questi bisogna sommare gli euro 49.823 versati nella giornata odierna, sempre per garantire il calcio a Chieti, nonchè a tutti quelli che vi hanno collaborato nella passata stagione. Questi sono i fatti, mentre negli ultimi 20 giorni abbiamo ascoltato solo chiacchiere soprattutto da parte di presunti imprenditori di Chieti che, per farsi pubblicità gratuita, a mezzo social network, hanno manifestato il proprio interesse per rilevare la S.S.D. Chieti Calcio A.r.l..Tuttavia, detti personaggi nè si sono mai precisamente qualificati ( per conto di chi parlano ?), nè hanno manifestato per iscritto il loro interesse ( come si fa tra persone serie che vogliono intavolare una trattativa seria).
Il Chieti è stato iscritto per togliere qualsiasi alibi a chi è ancora interessato a rilevare la società. In data 6 luglio e nei seguenti il “popolo” ha chiesto all’attuale proprietà di andare via in modo esplicito e grave. La scrivente si è fatta da parte ma i fatti hanno dimostrato l’inesistenza di alternative credibili. Da questo momento chi è interessato, avrà tutto il tempo per valutare la situazione ripartendo dalla certezza dell’iscrizione. La scrivente resta a disposizione ribadendo che non è sua intenzione proseguire.