Coronavirus calcio. Sono soprattutto due i nodi da sciogliere : la quarantena di squadra e la responsabilità dei medici dei club. Così il Ministro Spadafora “Pronti a rivedere la regola della quarantena di squadra in caso di positività se nei prossimi 10 giorni la curva del contagio ce lo consentirà”
“Oggi – ha affermato Spadafora – abbiamo appreso che la Lega di serie A ha difficoltà ad attuare il protocollo che ci ha proposto, soprattutto rispetto al fatto che le squadre dovrebbero andare in autoisolamento. Cosa che, ripeto, non abbiamo chiesto noi o il Comitato Tecnico Scientifico.
Oggi, invece, la Lega si rende conto che le squadre, per cominciare lunedì prossimo questo autoisolamento, non hanno le strutture, gli alberghi, i centri adatti per potersi autoisolare. Ne prendiamo atto. Nessun problema. La sera i calciatori possono tornare a casa purché, in questa fase, rispettino le regole minime adottate per tutti gli altri sport, ovvero il distanziamento.
Massima disponibilità nei confronti del calcio. Siamo, altresì, pronti a rivedere la regola della quarantena di squadra in caso di positività di uno o più atleti. Se tutto questo va in successione, non vedo perché il campionato di serie A non possa ripartire il 13 giugno”