Figc. Ieri, con un giorno d’anticipo, la Federazione presieduta da Gabriele Gravina ha inviato a Spadafora il protocollo di 39 pagine per la possibile ripresa della serie A. Due le date : 13 o 20 giugno. Di seguito i dettagli.
Le misure di quarantena da adottare in caso di positività di un calciatore sono state indicizzate alla situazione sanitaria nazionale al momento in cui il contagio del calciatore dovesse avvenire. Quindi, migliore sarà la situazione in Italia, minore sarà la restrittività delle regole.
Per il momento resta valido quanto deciso per gli allenamenti collettivi, con l’individuo colpito da Covid 19 in isolamento e il resto della squadra in ritiro per 14 giorni ma con la possibilità di allenarsi.
Negli stadi saranno ammesse al massimo 300 persone, comprese 60 del gruppo della squadra in trasferta. Fra queste 300, oltre a calciatori e arbitri, anche 6 raccattapalle maggiorenni, 8 componenti della delegazione della società ospitante, 4 di quella ospite e 6 addetti alle pulizie.
Gli arbitri dovranno arrivare allo stadio 1h e 45′ prima del fischio di inizio, uno per macchina. La squadra ospite 1h e 40′ prima suddivisa in più pullman. I calciatori di quella di casa 1h e 30′ prima con auto proprie. E negli spogliatoi, se possibile, titolari e riserve verranno divisi in ambienti diversi.
L’ingresso in campo avverrà in momenti separati per le due formazioni. Non ci saranno i bambini ad accompagnare i calciatori, nè la mascotte. Vietate strette di mano e foto di squadra. Come vietato sarà avvicinarsi a meno di un metro e mezzo dal direttore di gara.
Il protocollo deve ora passare attraverso il parere del Comitato Tecnico Scientifico. Giovedì 28 maggio l’incontro decisivo tra i vertici del calcio e il ministro dello Sport.
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