Archiviata l’eliminazione dalla Coppa Italia, il Teramo si concentra sul campionato. Dopo il Palermo, battuto 2-0 al Bonolis, domani alle 15,00 altra big da affrontare al San Nicola: il Bari di Auteri. Paci: “Bari protagonista del campionato ma non faremo la vittima sacrificale”.
Vigilia di campionato per i biancorossi dopo la trasferta di Coppa a Reggio Calabria. Questo il pensiero del tecnico Paci nella conferenza pre-gara tenuta in piattaforma, in vista della dura trasferta di Bari:
“Mi aspetto che il gruppo maturi sotto il profilo dell’atteggiamento mentale nella gestione delle difficoltà. Domani incontreremo una squadra che affronterà un campionato da protagonista, ma non faremo la vittima sacrificale, ce la giocheremo consci della forza dell’avversario. Ci saranno dei momenti complicati e lì mi aspetto da chi ha un pedigree migliore, la maturità di mandare messaggi all’interno della partita ai suoi compagni più giovani. Non sempre vince la più forte. A Reggio non abbiamo avuto una buona reazione dopo il gol subito, è fisiologico per un team che sta formando adesso una mentalità nuova, è lì che sta il percorso di crescita, anche negli allenamenti, il nostro focus risiede nel costante miglioramento. Si può prendere gol, ma fallisci soltanto quando hai mollato e non permetto che questo accada alla mia squadra, perchè non possiamo controllare il risultato, ma l’atteggiamento sì. La squadra sta bene, stiamo valutando se ci sarà o meno Soprano visto che ha svolto differenziato. Lasik? Ha bisogno di tempo, non è al massimo della condizione, ma ha sete di rivalsa, può ricoprire il ruolo di esterno difensivo, come già fatto in passato ad Avellino e Brescia, anche se ho la massima fiducia in Celentano. Tra i pali, invece, ho due ragazzi validi a disposizione, ma in questo momento Lewandowski è avanti nelle gerarchie. Mercato? Festeggerò lunedì la chiusura, perchè ho grande voglia di iniziare un lavoro più profondo con il gruppo che ho a disposizione. Bari? Attacca con tanti uomini e ha grande qualità, ma noi preferiamo concentrarci sul nostro percorso di crescita. Dobbiamo essere bravi nel non farli ragionare, con aggressività e intensità”.