Il girone di andata si chiude nel peggiore dei modi per il Teramo, seppellito dai 5 gol della capolista Reggiana. Con Guidi squalificato, a fine gara parla il vice Cupi: “Ora dobbiamo guardarci negli occhi”.
Cinque gol subìti, ma anche un rigore sbagliato e un palo colpito dalla Reggiana. Il Teramo, esce dal Mapei Stadium con le ossa rotte. Nonostante le diverse novità presentate dal tecnico Guidi nell’undici iniziale (Birligea e Kyeremateng in avanti dal primo minuto, unitamente ai ritorni di Perucchini, Bouah e Trasciani, quest’ultimo all’esordio stagionale dall’inizio), la squadra continua a prendere tanti gol (ora sono diventati 35, la difesa peggiore del torneo). Davanti aveva la capolista del girone, ma c’è modo e modo di perdere. Il Teramo l’ha fatto nel modo peggiore: senza alcuna reazione. Mercoledì prossimo, prima di ritorno: al Bonolis arriverà l’Entella; gara alle 18.
Al termine della pesante sconfitta, stante la squalifica di mister Guidi, al suo vice Cupi il compito di analizzare il momento:
‘Queste batoste fanno male a tutti, dalla gente che ci viene a seguire, allo staff, fino ai giocatori. È chiaro che dobbiamo guardarci negli occhi e trovare una soluzione importante, perché così non si può andare avanti. La spiegazione è semplice: in questo momento si ha la sensazione che non c’è una reazione composta dopo una rete subìta, anche a livello caratteriale, di determinazione, di contrasto. Facciamo fatica a trovare delle risposte, è evidente che qualche problema ci sia. Ci sono tante dinamiche che dobbiamo cercare di risolvere al più presto, altrimenti si fa dura, le scuse se le porta via il vento, bisogna darci una svegliata, dallo staff all’ultimo dei giocatori. Non è una questione di singoli, ma di atteggiamento complessivo della squadra, l’obiettivo è sempre stato quello della salvezza, dobbiamo trovare delle soluzioni al più presto, a cominciare dal prossimo incontro contro l’Entella. All’andata a Chiavari uscimmo sconfitti, ma c’era una squadra in campo, mentre da qualche partita, ad eccezione di Pontedera, non la stiamo vedendo”.