In casa dell’imbattuta capolista. Domani alle 17:30 il Teramo affronterà al “Mapei Stadium” la Reggiana, che insieme al Modena comanda il girone B della serie C. “Vorrei vedere una prova d’orgoglio” così il tecnico biancorosso Federico Guidi alla viglia del match.
Di seguito il commento pre-gara offerto dal tecnico biancorosso Guidi, in vista del difficile match in casa della capolista Reggiana:
“La situazione è complicata sia per la brutta prestazione fatta con l’Ancona che per le notizie societarie. Noi non possiamo far altro che produrre una reazione forte per cancellare l’ultima brutta prestazione, ce lo impone la nostra professione e sappiamo di dover dare qualcosa in più perché quanto fatto sinora non basta, la classifica piange pur rimanendo in linea con gli obiettivi iniziali.
Domenica affrontiamo una squadra con un ruolino di marcia straordinario, tuttora imbattuta e che sta giocando benissimo: in rosa hanno interpreti che hanno calcato campi della massima serie.
Noi dovremo correre più di loro, con grande intensità e con la consapevolezza di saper soffrire e forse dare il massimo potrebbe non bastare, ma non dovremo avere un atteggiamento passivo, né vivere di rimpianti. Scenderanno in campo i calciatori più affidabili, ma conservo tuttora tanti dubbi: tranne Lombardo, Rossetti e Soprano, dovrei avere tutti a disposizione.
Fino a poche settimane fa eravamo una delle squadre che concedeva meno tiri in porta in tutto il girone, domenica abbiamo smesso di giocare dopo lo 0-2 e questo non deve accadere, le problematiche sono più mentali perché ogni partita va interpretata sempre con grande furore agonistico e personalità, con la voglia di non perdere i duelli anche a gara finita.
La società ci è molto vicina, in un momento delicato come questo abbiamo già ricevuto gli emolumenti di novembre: è un gesto da apprezzare e che deve infonderci fiducia nel dare, tutti, qualcosa in più, aggrappandoci sulle nostre forze, consapevoli delle difficoltà che incontreremo, ma sarà una partita bella da giocare.
Vorrei vedere una prova d’orgoglio e di carattere della mia squadra, se poi gli avversari saranno più bravi di noi, stringeremo loro la mano”.