Virtus Lanciano. Tutto in poche ore, ma i rumors erano già fortemente indicativi. Candeloro dice no. I Maio gettano la spugna. La beffa: nuovo doppio deferimento.
Dunque, la Virtus Lanciano non sarà iscritta al prossimo campionato di Lega Pro. A comunicarlo, in una nota( leggi qui ) apparsa ieri alle 19.20 sul sito ufficiale della società, Franco, Valentina e Gugliemo Maio. Il primo cittadino di Lanciano Mario Pupillo aveva tentato, invano, l’opera di mediazione, ma l’ingegnere imprenditore Gilberto Candeloro( leggi anche qui), dopo aver esaminato il quadro contabile con molta attenzione, ha deciso di tirarsi indietro. Fardello pesantissimo: 1,5 milioni di euro di ricapitalizzazione per rientrare nei parametri necessari per l’iscrizione e un debito pregresso di 2,5 milioni di euro verso l’erario. Dunque, la Famiglia Maio non ce la fa e abbandona ” Non ci iscriviamo. Pensiamo alle aziende”.
A chiudere la giornata più triste per i tifosi rossoneri il nuovo doppio deferimento al Tribunale Federale Nazionale. Il primo per il mancato pagamento degli emolumenti di gennaio e febbraio 2016 a dipendenti e tesserati entro il 18 aprile 2016. Il secondo per non aver corrisposto entro la stessa data( 18 aprile 2016) le ritenute Irpef e i contributi Inps ai dipendenti per luglio, agosto, settembre e ottobre 2015. Una storia bellissima finita, però, in modo inglorioso. Senza i 4 punti di penalizzazione, per inadempienze amministrative, sul campo la squadra si sarebbe ampiamente salvata. Di qui, l’amarezza, la fortissima delusione dei tifosi. Per carità, massimo rispetto per chi, appunto la famiglia Maio, ha tirato fuori soldi veri per ben otto stagioni, ma con un minimo di chiarezza da parte della stessa famiglia prima e nel corso della stagione, questo triste epilogo sarebbe potuto essere senza dubbio scongiurato.
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