Liofilchem Roseto con un piede e mezzo in finale playoff di serie B. La squadra di coach Trullo domani alle 20:45, ospiterà al Palamaggetti la Sebastiani Rieti. E’ gara-3 della serie, che vede i rosetani in vantaggio 2-0. Sugli spalti torna il pubblico, seppure a certe condizioni.
Roseto vuole continuare a stupire. Dopo avere ribaltato ogni pronostico, andando a vincere le prime due gare della semifinale playoff a Rieti, contro quella additata da tutti come la corazzata dell’intera serie B, proverà a centrare il terzo successo che significa approdo alla finale promozione di serie A2. Non sarà facile e non può esserlo per la qualità dell’avversario e perché Rieti ora è con le spalle al muro e darà tutto per allungare la serie (nel caso gara 4 si disputerà ancora a Roseto domenica). L’occasione, però, è ghiotta e se la squadra di Trullo riuscirà a giocare con la stessa feroce determinazione difensiva mostrata nelle prime due partite, può mettere di nuovo in grossa difficoltà Rieti. La grinta, tuttavia, pur fondamentale da sola non basta. Occorre abbinare la capacità (già vista in questo playoff) di trovare, volta per volta, un protagonista diverso. In gara 1 è stato Pastore; in gara 2 Ruggiero, a dimostrazione di un gruppo solido e imprevedibile. A conferire ancora più interesse alla partita il ritorno, seppure parziale e a determinate condizioni, del pubblico sugli spalti del PalaMaggetti.
La società può mettere a disposizione dei tifosi 500 biglietti, come tetto massimo stabilito da decreto ministeriale. Per acquistare il tagliando (in vendita da questa sera alle 19 fino a esaurimento sulla piattaforma Vivaticket al prezzo unico di 15 euro) occorre possedere e presentare in biglietteria uno dei seguenti documenti, insieme a un documento di identità:
– certificato di vaccinazione (2 dosi);
– certificato di avvenuta guarigione da Covid-19;
– certificato che attesti l’esito negativo del tampone eseguito nelle 48 ore antecedenti all’orario di inizio della partita.
Nell’altra semifinale Nardò conduce 2-0 sulla Luiss Roma.