Ciclismo – Giro d’Italia, Roccaraso abbraccia la corsa rosa. Ultimo arrivo sull’Aremogna nel 1987 quando vinse Argentin.
Alto Sangro, un intero comprensorio in festa per l’arrivo domani della 6^ tappa Ponte-Roccaraso di 157 Km. Scuole, associazioni di volontariato, mondo imprenditoriale, cittadini, sportivi, amministratori comunali, tutti in fibrillazione per accogliere nel migliore dei modi l’appuntamento tanto atteso. Un connubio tra fatica e turismo che consentirà al territorio di presentare tutta la sua bellezza e funzionalità. Gli applausi naturalmente scatteranno domani sul traguardo dell’Aremogna; frazione considerata di media montagna che probabilmente non dirà chi vincerà il Giro, ma sarà importante per indicare chi non potrà vincerlo. L’unico abruzzese presente è il 21enne Giulio Ciccone, neoprofessionista e teatino Doc. Corre con la maglia Bardiani. E’ la sesta volta, in totale, che Roccaraso ospita un arrivo di tappa. L’ultima volta 29 anni fa: nel 1987 vinse Moreno Argentin.
IL PERCORSO – Tecnicamente il tracciato è molto insidioso. Primi 20 km pianeggianti seguiti dalla prima salita (Bocca di Selva) che tra falsopiano di accesso e salita vera e propria porta ad issarsi per quasi 40 km con pendenze medio facili. Segue una discesa su strade ampie, ma con tratti dalla superficie usurata. Dal km 75 al km 135 si viaggia su strade a scorrimento veloce, ampie e prevalentemente rettilinee con diverse gallerie nella parte finale. Dopo Castel di Sangro (DOVE è POSTO UN TV) inizia la salita finale che porta all’arrivo. Erta finale di 17 km alla media del 4.8%. Prima parte abbastanza ripida con un breve tratto che arriva fino al 12% seguita da un tratto in falsopiano (attraversamento dell’abitato di Roccaraso). A 7 km dall’arrivo si riprende a salire con pendenze variabili dal 7% al 4%. Ultimo km al 7% con rettilineo finale lungo 120 m tutto in salita. Venerdì partenza da Sulmona per Foligno.