Basket Proger – Dopo quattro ko scatta il campanello d’allarme. Ecco i motivi del momento poco felice. Dalla panchina corta ad un calendario complicato.
Le quattro sconfitte di fila hanno tutte un filo conduttore e un neo grande così. Partiamo dal neo. Il black out lunghissimo di Ravenna che nel terzo quarto ha permesso il classico suicidio sportivo. Per il resto tutte sconfitte figlie di una panchina cortissima e poco producente. Se si esclude Piazza, la produzione della panchina è davvero bassissima. Difficile se non impossibile pensare di vincere o di poter essere competitivi quando il ritmo si alza e il quintetto deve fisiologicamente rifiatare. Il mercato è la soluzione più logica e che sicuramente verrà cavalcata dalla società che ha sempre fatto bene e che vuole continuare a fare anche meglio per la pallacanestro teatina ma fino al 18 gennaio i trasferimenti sono bloccati e occorre fare di necessità virtù. Come? Sfruttando ora il calendario che da nemico giurato con tre trasferte più la prima della classe può trasformarsi in fattore positivo: contro Recanati al PalaLeombroni vietato fallire.