Si è seduto sulle panchine di Milan e Inter ma il suo nome resterà per sempre legato al Perugia. Si è spento a 82 anni Ilario Castagner: a darne notizia, sulla sua pagina Facebook, il figlio Federico. Allenò anche il Pescara
Dopo lo scandalo legato al Totonero, Castagner torna in B guidando prima la Lazio e poi il Milan, che riconduce nel massimo campionato facendo debuttare giocatori come Tassotti ed Evani. Guiderà anche l’Inter, con cui arriverà fino alle semifinali della Coppa Uefa, e poi Ascoli (vittoria in Mitropa Cup), Pescara e Pisa, fino al ritorno a Perugia, che riporta dalla C1 alla serie A, esonerato poi nel corso della stagione 1998-1999 in quella che sarà la sua ultima stagione in panchina.
“Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano”, ha scritto ringraziando “tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà…”. Una carriera da centravanti negli anni Sessanta fra Reggiana, Legnano, Perugia (dove vince la classifica cannonieri in C), Prato e Rimini, Castagner muove i primi passi da allenatore nel settore giovanile dell’Atalanta prima della chiamata, nel 1974, del Perugia. Il tecnico originario di Vittorio Veneto lancia giovani come Renato Curi e Paolo Sollier e, a sorpresa, alla sua prima stagione vince il campionato di B. Nel massimo campionato la squadra non sfigura, anzi, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Perugia dei miracoli”. Non mancano i momenti difficili, su tutti l’improvvisa morte nell’ottobre 1977 del giovane Curi, colto da infarto durante una partita contro la Juve, ma quel Perugia continua a stupire.
Saranno celebrati martedì prossimo nel capoluogo umbro i funerali di Ilario Castagner, l’allenatore del “Perugia dei miracoli” scomparso sabato all’età di 82 anni. La cerimonia si svolgerà alle 15,30 nella chiesa di San Giovanni
Battista a Ferro di Cavallo. Nel manifesto funebre le famiglia ha voluto lo stemma rosso del Perugia calcio con il grifone al centro, proprio sotto al nome di Ilario Castagner. Tra i tanti messaggi di cordoglio per la scomparsa del tecnico anche quello di Nicola Alemanno, sindaco di Norcia dove spesso il Perugia fu in ritiro. “Ilario Castagner era un amico di Norcia – sottolinea -, di cui fu nominato cittadino onorario. Ha contribuito a fare del nostro paese quella cittadella dello sport , divenuta poi sede ambita di ritiri sportivi sin dagli anni ’70, luogo in cui le società potevano prepararsi alla stagione agonistica in un clima ideale e anche favorevole dal punto di vista ‘scaramantico’. Anche noi piangiamo la scomparsa di un grande uomo di sport e ci stringiamo con profondo affetto alla sua famiglia”.