A Fano il punto più basso della stagione del Chieti. Non solo nel risultato (sconfitta per 5-1), anche nell’atteggiamento visto sul campo. Per uscirne occorre ritrovare unità d’intenti: i play out sono dietro l’angolo.
Scarsa determinazione e voglia di reagire, paura di sbagliare, mancanza di serenità, errori individuali grossolani. Cuore, testa, gambe. Contro il Fano al Chieti è mancato tutto. Anzi è stato l’avversario a dare lezioni di come si gioca a calcio. La squadra marchigiana del neo allenatore Manzoli ha surclassato il Chieti al di la del risultato, pure pesantissimo. Ha dimostrato di volere a tutti i costi la vittoria. Il Chieti non è la prima partita che sbaglia ma la rendita sta per esaurirsi. I punti di vantaggio sulla zona play out sono 5 e le giornate rimaste sono 9; per essere sicuri di salvarsi ai neroverdi fermi a quota 33 occorrono altri 9/10 punti. I cambi di allenatore non hanno aiutato (il primo a dire la verità è stato letteralmente deleterio e per tanti versi inspiegabile); hanno solo confuso di più la squadra che comunque non è esente da colpe, come già scritto. In questa settimana sarà fondamentale recuperare le energie mentali e quell’unità di intenti vista nel girone di andata e che chiama tutti in causa per superare il periodo di grossa difficoltà. Visto che prima c’era, ed ora si è persa in tutto o in parte, bisogna ritrovarla in fretta. Anzi c’è una data precisa: il 10 marzo ovvero domenica prossima quando all’Angelini arriverà il Vastogirardi. Solo la vittoria potrà certificare la risalita della squadra; in caso contrario si dovrà lottare probabilmente fino all’ultima giornata di campionato per sperare di non sprofondare nei play out.