E’ stato ufficialmente presentato, presso la Infosat di Sant’Atto, il nuovo Responsabile tecnico del Settore Giovanile biancorosso, Cetteo Di Mascio, che ha sottoscritto un accordo quinquennale. La conferenza integrale.
Di Mascio, che ha avviato il suo iter professionale oltre quarant’anni fa nell’allora Renato Curi Pescara, passando poi per Pescara Calcio e Ascoli Picchio, può vantare una bacheca di assoluto valore, con dieci titoli italiani vinti e quindici playoff complessivi conseguiti, forgiando svariate decine di talenti che hanno calcato i campi della massima serie, in taluni casi laureandosi anche Campioni del Mondo. Alcuni stralci delle dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza, partire dal benvenuto del presidente Franco Iachini.
“Con Di Mascio completiamo l’organico di prima linea – attacca Iachini – per quanto concerne i punti cruciali di un club sportivo. Sono lieto di averlo conosciuto, perché uno degli elementi chiave del mio progetto è quello di organizzare un grande Settore Giovanile, coadiuvato da una Scuola Calcio di pari valore, diventando un punto di riferimento per l’intera regione e con una forte vocazione sociale. Dobbiamo assolutamente tornare ad avere un contatto diretto con le famiglie del nostro territorio, aiutando anche le fasce più deboli. La crescita non può chiaramente prescindere dalla nascita di un centro sportivo di livello, facendo seguito alla gestione dello stadio “Bonolis. Il mio obiettivo è fornire strumenti adeguati allo staff, poi toccherà agli addetti ai lavori far confluire il vero prodotto, i risultati.
Poi la parola è passata a Di Mascio:
“Devo ringraziare il Presidente per avermi voluto a Teramo – dichiara Di Mascio – e per l’entusiasmo contagioso che manifesta quotidianamente nella sua volontà di investire nel calcio, abbinata però ad una qualità rara, la concretezza. Ho ritrovato vecchi amici: Iaconi è il mio mentore, con lui firmai ventuno anni fa il primo contratto professionistico, lavorando fianco a fianco per un decennio abbondante con stakanovismo e in modo redditizio, con il Ds Federico ho sempre collaborato in questi anni, con Tedino ho svolto sia il corso di seconda categoria che quello di prima per allenare anche nella massima serie, non perdendoci mai di vista, oltre a tanti validi collaboratori di segreteria. Credo molto nell’organizzazione: in un primo step la proprietà si impegnerà a mettermi nelle migliori condizioni attraverso le infrastrutture necessarie e, da parte mia, realizzare un’organizzazione di stampo professionistico. L’obiettivo è quello di creare un contenitore di cemento armato, da riempire gradualmente con potenziali talenti che dovranno produrre plusvalenze per la prima squadra. Dovremo essere bravi ad avere l’occhio lungo per scovare i migliori talenti, ripristinando un clima cooperativo con le società limitrofe e utilizzando quelli che sono i canali classici del Settore Giovanile: la selezione e la formazione. Sarà un compito gravoso, ma è il primo impegno che abbiamo, organizzarci nel modo migliore. Ringrazio tutti coloro che, in questo comparto, con professionalità e grande passione, hanno operato a Teramo negli anni in condizioni di oggettiva difficoltà. Bisogna essere realisti e pragmatici, comprendere il necessario tempo fisiologico per costruire i prospetti del domani, attingendo alle mie esperienze accumulate negli anni”.
Poi Di Mascio si è soffermato anche sulla sua infanzia teramana:
“È un ritorno inaspettato. Fino all’età di dieci anni frequentai la scuola elementare San Giuseppe e a Teramo mi iscrissi alla mia prima società di calcio, la Viola Club: ci allenavamo al vecchio Comunale e in questi giorni, anche girando per la città, ho rivissuto dei ricordi importanti legati alla mia adolescenza”.
La conferenza integrale.