Si complica la cessione della Teramo calcio. Negli ultimi tre giorni sono stati diffusi alcuni comunicati delle parti interessate. Al centro della questione la gestione dello stadio Bonolis, attualmente in mano a un privato.
Dopo il comunicato di Franco Iachini, nel quale l’imprenditore ha chiesto la gestione dello stadio Bonolis come “aspetto essenziale” (con relativa offerta economica) per completare ‘acquisto del club, sono arrivate le reazioni di Sabatino Cantagalli, gestore dell’impianto di Piano d’Accio, e del presidente Luciano Campitelli. Il gestore dello stadio ha risposto con un comunicato a quanto scritto da Iachini.
«L’ingegner Iachini», si legge nella nota, «non risulta avere acquistato il Teramo per cui, eventualmente, unico legittimato ad interloquire con la società Cantagalli, unitamente al Comune di Teramo, è ancora il signor Luciano Campitelli. Né a ciò si potrà opporre, quanto strumentalmente si lascia trasparire nel comunicato, ovvero che l’acquisto del Teramo sarebbe imprescindibilmente legato alla disponibilità e gestione dello stadio e quindi subordinato all’accettazione da parte del gestore dell’offerta scritta che prevede il versamento in suo favore di 1milione e 100mila euro, somma risibile, mai pattuita, ed unilateralmente determinata da Iachini in quanto detta scelta non può interessare la società concessionaria. Tali “dinamiche imprenditoriali”, ove effettivamente rispondenti al vero, mai sono state in tali termini esposte alla scrivente società. Il gestore è ed intende rimanere estraneo alle vicende relative all’acquisto del Teramo, soprattutto se il modus operandi degli interlocutori è di inviare offerte via stampa e di innescare un dibattito cittadino senza esserne coinvolto in alcun modo».
Sulla questione è poi intervenuto il patron Campitelli. Di seguito il testo integrale del comunicato.
In relazione alla cessione delle quote della S.s. Teramo Calcio S.r.l., anche a seguito del comunicato stampa del 30.05 u.s. dell’Ing. Franco Iachini, intendo confermare che le parti hanno trovato un’intesa totale sulle condizioni necessarie per la cessione delle quote ridette e che, a fronte dell’indebitamento societario, rappresentato alla parte acquirente con l’esibizione di tutte le scritture contabili e dei documenti richiesti e visionati dai consulenti, il sottoscritto si è assunto l’onere e l’impegno, anche attraverso garanzie reali, come espressamente richiesto, per una parte di essi.
Confermo altresì che l’Ing. Iachini mi ha rappresentato che la gestione diretta dello stadio “Gaetano Bonolis”, attualmente gestito da altra compagine sociale, è condizione necessaria per un suo impegno nel settore sportivo e che ha provveduto a prendere contatti con il gestore al fine di rilevarne la gestione.
A tal proposito, essendo S.s. Teramo Calcio S.r.l. soggetto esterno rispetto al rapporto per cui vi sarebbe trattativa, non posso che auspicare che le parti possano trovare, nell’esclusivo interesse del calcio teramano, un accordo che soddisfi le esigenze e le aspettative di entrambe.
Pertanto, avendo rinunciato, come è noto, a tutte le altre richieste di cessione delle quote sociali ad altri soggetti per privilegiare l’Ing. Iachini ed avendo con egli trovato l’accordo per la cessione, ho la certezza di aver agito in maniera corretta, nel rispetto anche della volontà e delle aspettative dei tifosi biancorossi, anteponendo gli interessi dal calcio teramano ai miei interessi personali ed economici.
In ogni caso, quale che sia l’esito della trattativa attinente allo stadio, ritengo che la mia esperienza sportiva, quale presidente e proprietario del Teramo Calcio, sia definitivamente conclusa, dopo ben undici anni, attraverso l’individuazione della figura dell’Ing. Franco Iachini, il quale possiede tutti i requisiti che ho sempre cercato nel mio successore, vale a dire serietà, professionalità, progettualità, solidità economica, sana ambizione sportiva e teramanità.
Quindi, avendo trovato un accordo con l’Ing. Franco Iachini, comunico fin d’ora che, ove la cessione delle quote non dovesse trovare attuazione, essendo stata la stessa dal potenziale acquirente posta in collegamento negoziale con la gestione dello stadio, a causa di situazioni esterne alla mia volontà e alla mia sfera giuridica e nelle quali non ho alcun potere di intervento, la società sarà posta nelle mani dell’Illustrissimo Signor Sindaco della Città di Teramo.
Mi auguro che qualcuno, certamente più carico di entusiasmo e con nuovi stimoli, riesca a prendere in mano la situazione per non far sparire, nuovamente, una tradizione importantissima come il calcio a Teramo.
Questa, infine, la controreplica di Iachini a Cantagalli.
«Il collegamento delle due operazioni negoziali (acquisto del Teramo e gestione dello stadio, ndc) è stato reso noto al signor Cantagalli, attraverso il dottor Marco Fraticelli, la stessa sera dell’incontro avuto con Campitelli e i suoi consulenti presso lo studio dell’avvocato Acronzio il 24 maggio. Il lunedì successivo (27 maggio,ndc) ho avuto un incontro con il dottor Fraticelli, a cui avrebbe dovuto partecipare, secondo le intese telefoniche, anche Cantagalli, salvo poi disertarlo all’ultimo momento per impegni di lavoro fuori sede del gestore. Nell’occasione ho formulato l’offerta indicata nel mio precedente comunicato (1milione e 100mila euro per la gestione e altri 350mila euro per il rifacimento del manto e altre manutenzioni, ndc). Offerta che ho confermato via mail il 28 maggio precisando che la stessa rappresentava il mio massimo sforzo economico».