Domani, alle ore 20,45 all’Adriatico, il Pescara ospita la Vis Pesaro che non vince da tre partite (due punti negli ultimi 270’) e annaspa nei bassifondi della classifica con 5 punti in 7 turni. I nomi di spicco sono quelli di due ex biancazzurri: Mirko Valdifiori e Manuel Pucciarelli.
L’attaccante toscano ha messo insieme 11 presenze in maglia biancazzurra nel 2020: arrivato nel mercato di gennaio (prima dello stop causato dal lockdown), ma in campo molti mesi dopo a causa di un infortunio muscolare subito ai primi di febbraio. Pucciarelli ha esordito solo a giugno ed è stato poi uno dei protagonisti della salvezza ai play out con due reti (una proprio nello spareggio contro il Perugia).
Di un suo possibile ritorno si è parlato tante volte, ma per il 32enne ex Empoli e Chievo non c’è stata possibilità di restare a Pescara. Dopo un’esperienza negli Emirati e una in Australia, a Melbourne, la decisione di scendere in C con la Vis Pesaro. I ricordi della sua esperienza pescarese ancora oggi lo emozionano. Così come il rimpianto di un ritorno solo sfiorato.
“Dopo la salvezza, eravamo d’accordo con il presidente Sebastiani per tornare dal Chievo a Pescara – racconta – . Lui ha fatto il possibile per farmi tornare. Ero certo che sarebbe andata così, ma negli ultimi giorni il Chievo ha rifiutato tutti gli scambi possibili e la cosa è saltata. Peccato. A Verona avevano la lista piena, quello fu un mercato strano, dopo l’anno del Covid. Io fino all’ultimo secondo chiamavo Sebastiani per cercare di sbloccare la situazione, ma non ha potuto fare nulla. Qualche mese dopo ho accettato la proposta dagli Emirati e nella stagione successiva sono andato in Australia. Il motivo? Un po’ di delusione dopo il mancato ritorno a Pescara e anche un po’ la voglia di cambiamento, un mix di situazioni. La voglia di fare un’esperienza fuori c’era, per questo non rimpiango nulla”.
Pucciarelli avrebbe voluto giocare in B con la maglia biancazzurra e con il gruppo della salvezza del 2020. “Il mister Sottil aveva lavorato molto bene, d’altronde si vede cosa è diventato oggi, in serie A, con l’Udinese. Ma in quel mercato del 2020 le società, non solo il Pescara, presero tante decisioni strane”.
Eppure l’attaccante toscano si era guadagnato sul campo la conferma con il gol al Curi nel play-out di ritorno contro il Perugia. “Ho i brividi se ripenso a quella partita – dice – . I momenti importanti sono pochi nella carriera di un giocatore, e rimangono per sempre. Per me, la promozione in A con l’Empoli e la salvezza con il Pescara sono ricordi incredibili, che porterò sempre con me. Avrei voluto rigiocare con quella maglia una stagione intera, partendo dall’inizio, e vedere i tifosi all’Adriatico, avendo giocato in uno stadio vuoto dopo il lockdown. Per questo sono dispiaciuto, ma mi sono goduto ugualmente la città e uno splendido gruppo”.
Oggi c’è Zeman, sarebbe stato interessante vedere Pucciarelli con il boemo. “Eh sì, mi sarebbe piaciuto. Decisamemte. Lui può cambiare la carriera di un attaccante, a prescindere da età e categoria…”.
Domani sera la Vis Pesaro che Pescara pensa di trovare all’Adriatico? “Una squadra arrabbiata – chiude Pucciarelli – La partita contro il Pineto l’abbiamo vista: il Pescara non meritava quel risultato, le occasioni le ha avute, come sempre. E’ stato un incidente di percorso. Ai biancazzurri auguro il meglio… da martedì in poi. Loro partiranno forte, ma noi faremo la nostra partita, come ogni domenica. Ci divertiremo sicuramente: per tutti dev’essere un piacere giocare in campi come l’Adriatico”.