Una vittoria cercata con un pizzico di rabbia. Il Chieti rifila tre gol al Termoli, liberandosi nel contempo di qualche critica piovuta su squadra e alcuni giocatori. Domenica a Sora
I due pareggi interni consecutivi e quello di Fermo avevano fatto storcere il muso a qualcuno, dimenticando forse che il Chieti era pur sempre rimasto insieme alle migliori. Certo, i pareggi hanno rallentato un po’ il cammino ma non è pensabile, almeno per una squadra partita in ritardo e con alcuni giocatori chiave entrati da poco in condizione, che il Chieti potesse fare corsa a sé. Queste prime 10 giornate hanno dimostrato che non è ancora possibile indicare con certezza la squadra da battere; c’è molto equilibrio con diverse pretendenti che possono competere per il primo posto. Magari tra un mese o due se ne saprà di più; al momento è così.
Tornando alla partita di ieri, contro il Termoli si è visto un Chieti spietato e cinico che ha saputo trasformare in gol le due chiare occasioni avute in un primo tempo giocato quasi sempre nella metà campo avversaria. Nella ripresa la squadra è stata un po’ in attesa, senza peraltro rinunciare ad essere pericolosa (Gibilterra ha sfiorato il tris e Fall ha fatto altrettanto centrando un palo clamoroso).
Insomma, è stato un tre a zero con diverse note positive: la ritrova la vittoria all’Angelini, avete mandato in rete due volte il suo bomber, Ameth Fall (e si sa che i centravanti vivono di pane e gol) e avere conservato la vetta al Girone, seppure in coabitazione con Teramo e Sambenedettese.l (fino a domenica mattina però era ancora più affollata). Sempre in tema di singoli il portiere Servalli, che è un under, si é fatto trovare pronto, reagendo così a qualche errore fisiologico commesso in alcune partite. Il ragazzo merita e ha la fiducia di tutti, e del resto non potrebbe essere altrimenti visto anche la lunga squalifica di Mercorelli (altre tre gare, se non ci saranno sconti). Domani, infine, la ripresa della preparazione in vista della trasferta di domenica a Sora.