Chieti: tanta delusione dopo lo scivolone con l’Atletico Ascoli

Una sconfitta senza attenuanti quella di ieri nel recupero contro l’Atletico Ascoli. Comunicato dei tifosi

Nella prova più importante della stagione e della gestione Iezzo, il Chieti si è sciolto come neve al sole. In luogo di una vittoria che avrebbe rimesso la squadra in scia per la lotta di vertice, è arrivata una sonora battuta d’arresto. Ora il Chieti è sesto, per la prima volta fuori dai play off. Il ritardo dalla capolista Campobasso è di 9 punti, 4 dal terzetto formato da L’Aquila, Avezzano e Sambenedettese e 2 dal Senigallia. L’Atletico Ascoli, buona squadra ma molto meno attrezzata , ha fatto un figurone. È entrata in campo con determinazione sapendo quello che doveva fare, al contrario di un Chieti incredibilmente smarrito. La partita è durata 25 minuti nel corso dei quali i neroverdi sembravano imbambolati e incapaci di giocare. Negli altri 45 minuti della ripresa, solo sterile possesso di palla e ad eccezione dei due gol giustamente annullati per fuori gioco, non ci sono stati segnali di risveglio anche se va detto che forse i cambi, pure effettuati, potevano essere più repentini. Il turn over voluto da Iezzo, inoltre, non ha dato i frutti sperati. Troppi? Sbagliati? A dire la verità con quell’approccio di gara la sostanza probabilmente sarebbe cambiata poco. Anche il mercato non ha portato la svolta attesa. Volti nuovi in difesa e a centrocampo ma il reparto offensivo, il più bisognoso, non è stato potenziato e se si guardano i numeri delle squadre che ambiscono alla promozione, il Chieti con i suoi 22 gol (a braccetto con L’Aquila) è piuttosto distante dalle altre, tutte sopra 30 reti. Domenica 21 gennaio nel match dell’Angelini contro il Roma City, sapremo se la squadra ha la forza almeno di rialzarsi (per i sogni di gloria occorre fare un filetto di vittorie) oppure ha mollato la presa. La tifoseria è molto delusa e ieri ha contestato aspramente squadra e società. Tuttavia i ragazzi vanno sostenuti, sempre.

Di seguito si riporta un comunicato della tifoseria organizzata.

COMUNICATO 89 MAI DOMI CURVA VOLPI

Siamo stati zitti e abbiamo più volte richiamato la città e la tifoseria a stare vicini alla squadra, come dimostrato per esempio a L’ Aquila, ma ciò non vuol dire che siamo ciechi o sordi a ciò che accade intorno.
Dell’aspetto tecnico ci interessa poco e a fine anno tireremo le somme ma non possiamo più tollerare partite come quelle di mercoledì da parte di una squadra che, come sbandierato ai quattro venti da presidente(?)e dirigenti, avrebbe dovuto vincere il campionato.NESSUNO VI HA CHIESTO LA VITTORIA AVETE DETTO TUTTO VOI!Ci ritroviamo invece a gennaio condannati ad un ennesimo campionato di anonimato.
Non abbiamo l’anello al naso e abbiamo capito subito che il mercato non è stato e non sarà in linea con i proclami della società, non sono arrivati e non arriveranno persone e giocatori esperti e capaci, all’altezza della nostra storia e funzionali agli obiettivi che la società ha sempre dichiarato.
La nostra pazienza sta per finire e non tolleremo più atteggiamenti sprezzanti e mancanze di rispetto vergognose verso il popolo neroverde!
Noi andremo avanti per la nostra strada visti anche i sacrifici fatti per riportare un entusiasmo che non si vedeva da tempo a Chieti che, al contrario di ciò che pensano i nostri dirigenti é esclusivamente merito di una tifoseria che ha una incredibile voglia di vincere e merita palcoscenici ben più importanti. Come detto in precedenza, tireremo le somme a fine anno ma fino ad allora pretendiamo da tutti comunque il massimo impegno per la ultracentenaria maglia neroverde. Vogliamo gente che va in campo con il coltello tra i denti tutte le partite e chi non se la sente può tranquillamente andare via, non rimpiangeremo nessuno.
Che sia chiaro a tutti che non ci fa paura tornare nei campi di terra di provincia perché per noi il Chieti vale più di qualsiasi categoria.
I dirigenti passano, ma noi saremo sempre qua a lottare per il nostro amato Chieti.
Chiediamo a tutti di continuare a venire allo stadio come fatto fino ad oggi per dimostrare che questa maglia conta più di tutto e tutti.
Solo per la città, solo per la maglia!

Fabio Lussoso: