L’effetto coronavirus colpisce anche il ciclismo. Il mese di marzo in Italia sarà probabilmente senza le grandi corse. Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo. Vegni: “Slitteranno a dopo il Giro oppure a settembre”.
Niente Strade Bianche (7 marzo), niente Tirreno-Adriatico (11 marzo), niente Milano-Sanremo (21 marzo). Con l’emergenza coronavirus si ferma anche il ciclismo e l’Italia deve dire addio alle corse che caratterizzano la stagione primaverile delle due ruote. Le tre gare potrebbero slittare “a dopo il Giro d’Italia, oppure a settembre”, ha spiegato in una intervista il direttore del settore ciclismo di Rcs Sport, Mauro Vegni. “Noi, come detto più volte, siamo pronti a fare gli eventi, ma se c’è un decreto di stop è chiaro che seguiremo l’indicazione del governo”, ha spiegato. A chiedere lo slittamento anche 14 medici di diverse importanti World Tour tra cui Team Ineos, Jumbo-Visma, Lotto Soudal, Sunweb, EF Pro Cycling, CCC, Bahrain-McLaren. Ecco uno stralcio del documento: “Il COVID-19 può avere un impatto sulla salute dei corridori. Altri sport annullano eventi di massa. Non c’è motivo per l’organizzazione di mettere i corridori in situazioni pericolose. In secondo luogo, se le gare dovessero disputarsi, dovrebbe essere garantita la ‘capacità diagnostica’. Ogni anno i corridori si ammalano durante una gara a tappe come la Tirreno-Adriatico. La domanda è quindi se l’intera squadra debba essere messa in quarantena e per quanto tempo. La gara verrebbe completamente decapitata. L’organizzazione non ha ancora annunciato un piano in tal senso”.