La gioia del gioco, del gruppo, dello spirito di famiglia. Cose che il calcio può regalarti fin da bambino. E che la Folgore Delfino Curi Pescara riesce a trasmettere ai suoi giovanissimi tesserati, anche con le tante iniziative extra campo, che spesso coinvolgono i ragazzi e le loro famiglie. L’ultima storia, a stagione agonistica ormai conclusa, ce la regala il piccolo Giordano De Filippis, classe 2014, che si è aggiudicato il contest promosso dal club su Instagram, in cui era in palio la maglia donata dall’Inter del bomber Lautaro Martinez.
La consegna nei giorni scorsi a casa del presidente Martorella, con il piccolo centrocampista emozionatissimo, accompagnato dalla mamma, Morena, e dalla social media manager Aida Xhaxho. “Quando abbiamo raccontato a Giordano di aver vinto la maglia di Lautaro, era rimasto
senza parole quasi incredulo, anche se lui è juventino. Come ha spiegato anche al presidente Martorella, era comunque felice di ricevere in regalo la maglia di un campione”, racconta Morena. Giordano ha 9 anni e frequenta la 4a elementare nella scuola della Pineta Dannunziana, ha cominciato a giocare a calcio all’età di sei anni, da tre anni è con la Folgore Delfino Curi Pescara. “Ama stare a contatto con gli altri bambini, è l’amico di tutti e per questo ama lo sport, il calcio in particolare, che lo fa sentire parte integrante di un gruppo”, il racconto della madre.
Com’è nata la passione per il calcio di Giordano? E perché ha scelto la Curi? “La nostra famiglia non è una di quelle che segue costantemente il calcio, o una squadra ben precisa. A noi è sempre piaciuto tifare per le belle partite. Un giorno, guardando la Nazionale italiana, Giordano incominciò a chiedere di voler giocare a calcio e così, prima di iscriverlo in una squadra, ha fatto diverse prove. Solo con la Delfino Curi Pescara, però, si è trovato subito bene. Sottolineo il fatto che lui non è stato trascinato da nessun amico, né tantomeno è stato costretto a praticare questo sport: si è accesa semplicemente la voglia d’imparare a giocare a calcio e quella fiammella non si è mai spenta, nonostante le giornate impegnative e la scuola fino alle 16.30, con l’allenamento alle 17. Soprattutto all’inizio è stata impegnativa, perché aveva la consapevolezza di doversi impegnare tanto per arrivare al livello dei suoi compagni, dato che lui del calcio non sapeva nulla”.
Il piccolo Giordano è un centrocampista, il calcio sta diventando sempre più la sua grande passione: “Ogni tanto per stuzzicarlo gli chiedo di provare anche qualche altro sport, ma lui risponde sempre che la sua passione è il calcio e che non vuole assolutamente lasciarlo o trascurarlo per fare altro, è un bambino molto deciso”.
Cosa pensano i genitori della società Folgore Delfino Curi Pescara e delle sue attività extra calcistiche e del modo in cui tratta i genitori e soprattutto i piccoli tesserati? “La Folgore Delfino Curi sicuramente è una società che fa sentire i genitori e i loro bambini, non solamente degli iscritti ma persone importanti. Giordano ha sempre sentito di far parte di una grande famiglia, in cui i mister hanno svolto un ruolo importante soprattutto nella sua crescita personale, rendendolo autonomo a partire dalle piccole cose. Le attività extra calcistiche sono una ciliegina sulla torta, momenti in cui ci si conosce tutti un po’ meglio, soprattutto noi genitori. Momenti conviviali che non tutte le squadre hanno l’opportunità di vivere. E a noi fa sempre molto piacere partecipare”.