L’Aquila calcio – Analisi e riflessioni

L’Aquila calcio – Il ko di Santarcangelo ha complicato il cammino salvezza. Calendario difficile ma occorre cambiare qualcosa

Ai punti l’Aquila non avrebbe di certo meritato la sconfitta ma gli episodi hanno condannato una squadra apparsa ordinata ed elegante si, ma senza quella cattiveria agonistica necessaria in partite con i palio i punti salvezza. Classifica ora complicata e all’orizzonte c’è un calendario non facile. Di certo occorre cambiare qualcosa per dare al centrocampo quel dinamismo che oggi manca soprattutto in fase di non possesso. La nostra considerazione, caratteristiche alla mano dei singoli, è che questo centrocampo a quattro faccia troppa fatica nel contenere le giocate avversarie. Ecco perchè. Triarico ha caratteristiche offensive anche se capisce il calcio a 360°, Mancini è una mezzala tipicamente offensiva, Ligorio ha nella fase difensiva il tallone d’Achille, Bensaja ha qualità nell’inserimento e nel proporsi ma è spesso isolato nell’altra fase. Se a questo aggiungiamo che non sempre gli attaccanti partecipano alla fase difensiva ecco che la squadra a volte concede troppo. A Pontedera e Savona gli episodi hanno girato a favore. A Carrara e a Santarcangelo no. E quando ci sono partite come quelle di Santarcangelo vale la regola del primo non prenderle. Di sicuro il 3-4-3 non ha mai pienamente convinto e il 3-5-2 oggi appare la medicina giusta ( con quel modulo le prove più belle in stagione) o quantomeno un 3-4-3 ma con un interditore in mediana e un esterno offensivo vero. Ulteriore soluzione. Tesserare Chirieletti ( se ne parla un gran bene) e riproporre il 4-3-3.  A Perrone, che in stagione ha già firmato qualche bel capolavoro leggi Cosentini, Manuel Mancini o Sandomenico esterno, il compito di trovare le modifiche giuste per far riprendere il cammino ad una squadra che già contro il Pisa deve fare risultato.

 

 

 

Enrico Giancarli: