L’Aquila calcio Tambone – Sulla questione delle garanzie del debito si è espresso il noto dirigente sportivo
La promessa degli attuali soci dell’Aquila calcio è quella di garantire tutto l’impianto debitorio. Ma chi subentra ( al momento solo ipotesi, nulla di concreto) vuole certezze. Come garantire il debito? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Tambone, noto dirigente sportivo di livello nazionale.
GIUSEPPE TAMBONE
” Premesso che ogni caso è specifico e che la soluzione migliore ritengo sia sempre quella di un dialogo diretto tra le parti, in questa situazione le condizioni mi sembrano già ben definite. E’ chiaro che il subentro della governace di una società come quella dell’Aquila presuppone l’acquisizione di un marchio importante sia sul piano sportivo che sociale ed economico. L’equilibrio tra chi vuole cedere onorando i debiti e chi subentrando si assume l’onere della continuazione dell’attività diventa precario se non vi sono strumenti adeguati per poter garantire la serietà degli accordi. In questo caso mi sembra utile affidare ad un soggetto terzo in accordo tra le parti il ruolo di garante tra le parti. Penso ad un istituto bancario, ad un ente finanziario che possa, nell’arco del tempo richiesto per saldare il debito, svolgere questa mediazione rendendo l’Aquila una società che possa viaggiare su due binari dal punto di vista finanziario. L’uno legato al passato l’altro al futuro. Credo che sia fondamentale che per vecchi e nuovi soci ci sia un piano industriale in grado di supportare nel breve periodo ( penso a 3/5 anni) gli impegni debitori e di gestione futura. Un altro elemento importante dunque è che chi subentra deve essere in grado di garantire la sostenibilità economica di un progetto che stante i sacrifici dei soci uscenti non può che essere di alto livello”.