Lega Pro L’Aquila – Settimana carica di significati in casa rossoblù. Dal processo alle trattative societarie e a qualche interrogativo di troppo che rende meno tranquillo l’ambiente
Doveva essere la settimana del match da vincere a tutti i costi contro l’Ancona e basta. Invece troppe voci turbano un ambiente che in questo momento avrebbe al contrario bisogno di massima serenità. Quali? Quelle voci che portano dritte dritte alle trattative per la cessione delle quote che come d’incanto arrivano sempre, solo e soltanto alla vigilia delle scadenze (16 febbraio ndr). Perchè si crea questo clima? Perchè ogni volta che ci sono le scadenze arrivano tanti imprenditori disposti ad entrare? In questo caso la trattativa sembrerebbe ( mai come in questo caso il condizionale è d’obbligo) più seria delle altre volte ma la domanda è sempre la stessa. Perchè c’è bisogno di forze non aquilane per fare calcio in città? Non siamo d’accordo. La speranza è che questi soci riescano ancora una volta ad andare avanti soprattutto adesso che il momento difficile è alle spalle e che nella prossima stagione si aprirà ( finalmente) una frontiera chiamata stadio di Acquasanta. Nei prossimi giorni ne sapremo di più ma il calcio aquilano deve restare agli aquilani. Mettere in mano la società ( gruppo toscano con uomini di calcio ex Martina?) a chi non è del territorio significa esporsi a rischi troppo grandi e facili da capire. Urge chiarezza, la storia insegna. C’è di più. All’assemblea di lega di oggi i ” futuri” possibili acquirenti erano in compagnia dell’attuale società. In rappresentanza dell’Aquila calcio? Ogni commento in caso di risposta affermativa appare logicamente superfluo. Capitolo processo. L’appello rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione sia per la classifica (riduzione di punti) sia per l’aspetto economico ( riduzione della sanzione di 150 mila euro). Non temporeggiare (l’Avv Flavia Tortorella al momento non ha l’incarico, perchè?) e non sottovalutare la questione è una parola d’ordine inequivocabile. E poi c’è l’Ancona. Doveva essere la priorità ma rischia di passare in secondo piano. Tra gli ospiti assenti Konate, Cognigni e Sassano. Libertazzi debutta dal primo minuto, ci sarà anche Marco Frediani in caso di tridente ma Cornacchini potrtebbe adottare il 3-5-2. Certa la difesa a tre per Perrone, il dubbio riguarda anche in casa aquilana l’utilizzo del tridente come a Pontedera oppure il modulo a due punte. Perrone deciderà prima del match.