Lega Pro Teramo – A Fano per i tre punti. Nel posticipo di lunedì con il fanalino di coda del girone, il Diavolo cerca 3 punti per la risalta.
Se non ultima spiaggia quasi. Il Teramo a Fano deve tornare a fare bottino pieno. Senza se e senza ma. L’ultimo pareggio interno con il Santarcangelo ha lasciato strascichi sulla classifica (biancorossi ancora penultimi) e sull’umore della tifoseria, delusa dall’andamento in campionato. La salvezza è alla portata ma è tutta da conquistare. Il Diavolo ha ancora un jolly da giocarsi (il recupero di mercoledì 22 febbraio al Bonolis contro il Pordenone) tuttavia è meglio fare subito i punti che servono per la risalita. Il Fano è ultimo in classifica ma non ha alcune intenzione di mollare, anzi proprio contro il Teramo giocherà alla morte. I numeri delle due squadre dicono parecchio anche se non spiegano tutto. In 12 gare casalinghe il Fano ha ottenuto appena 2 successi, tre pareggi e ben 7 sconfitte. Ha segnato pochissimo 11 reti (peggior attacco del girone), subendo 30 gol. Non che il Teramo in trasferta abbia fatto meglio: il cammino è speculare: due successi, tre pareggi e 7 sconfitte. C’è poi il mercato che, come noto, ha rivoluzionato il Diavolo ma ha portato novità anche a Fano: sono arrivati Fioretti (dalla Sambenedettese), Germinale (dal Padova), Filippini (dal Cosenza) e anche il cambio di panchina. Da due giornate c’è Agatino Cuttone al posto di Giovanni Cusatis, ma la situazione non è migliroata: stop a Padova e poi in casa con la Sambendettese. Il tecnico non sarà in panchina per squalifica (al suo posto Boiani). Per la partita contro il Teramo, la società ha chiamato a raccolta la tifoseria, abbassando i prezzi dei biglietti: (5 euro per i settori curva e gradinata – 10 per la tribuna). All’andata il Teramo ottenne il primo successo stagionale sotto la guida di Nofri (2-0 firmato da Sansovini e D’Orazio). Zauli, che nelle due chiamate stagionali sulla panchina biancorossa è ancora a secco di vittorie, incrocia le dita e spera.
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