Lega Pro Teramo, Fabio Lupo si presenta. Il nuovo DS della società biancorossa ha tenuto la conferenza stampa al Bonolis.
Il neo direttore sportivo ha voluto inizialmente dare spazio al libro dei ricordi: «Sono in uno stadio intitolato ad un grande medico sociale, il dott. Gaetano Bonolis che voglio ricordare con affetto, senza dimenticare uno dei miei primi direttori Carmine Rodomonti, mentre un altro pensiero intendo rivolgerlo al mio amico Pino Rubicini. Proprio ieri riflettevo sul fatto che sono passati venti anni da quando vestivo la maglia del Teramo ed altrettanti da dirigente, all’interno di una doppia carriera sportiva che mi ha dato soddisfazioni. Riparto da Teramo con grande entusiasmo e spero di poter trasmettere queste motivazioni a tutti. So che questo è un ambiente che ha voglia di ripartire. Colgo l’occasione per ringraziare il mio precedente club, il Monopoli, dopo un’esperienza conclusasi bene. Spero che questo sia il primo giorno di una stagione che possa regalare a tutti noi grandi soddisfazioni, come merita la storia del sodalizio. Mi è stato chiesto di costruire una squadra con giocatori bravi e motivati, che non mollino un centimetro e che vedano la maglia del Teramo come un’opportunità importante per la loro professione. Questo, d’altronde, è sempre stato il mio Dna anche da calciatore. La base attuale? Bisognerà guardarsi occhi negli occhi con il gruppo storico, capire con ognuno di loro quanta voglia abbiano di rimanere e di ripartire: in caso positivo possono porsi come gruppo guida, altrimenti sarà corretto prendere altre strade.
Il profilo tattico che verrà? L’allenatore ha dato come spunto di base il 4-3-3, completando poi l’undici in base a più soluzioni. Gli attaccanti? Al Presidente piacciono quelli forti, è vero, ma dovremo essere bravi nel costruire una squadra che sappia mettere le punte in condizione di andare a rete. Mercato influenzato dalla riforma dei gironi? Non molto, è un aspetto di cui tener conto, ma non è condizionante.
Il nuovo tecnico? C’è stato feeling immediato e questa sarà una stagione all’insegna della piena condivisione del dialogo costruttivo. Le sensazioni nel calcio sono fondamentali e Zauli ci ha dato quella scintilla di cui avevamo tutti bisogno. Il ritiro? L’idea è quella di confermare la sede passata (Rivisondoli, ndr), ma valuteremo tutto con l’allenatore. Vorrei chiudere con una cosa: l’ultima passata è stata una stagione tribolata. Mi piace pensare che da oggi possa aprirsi un nuovo libro con delle pagine bianche sulle quali scrivere tante cose belle, nel quale ripartire e continuare ad avere un sogno, con i piedi per terra e guardando a quello che realmente siamo. Cercherò di meritare il consenso della tifoseria a fine stagione, ho sempre conquistato le persone con la mia passione e partecipazione, questa è la mia ricetta». Giovedì, dovrebbe esserci la presentazione del nuovo tecnico Lamberto Zauli.