Conquista cinque titoli nazionali ai Criteria giovanili (50 sl, 100 sl, 200 sl, 400 sl e 100 rana) e polverizza due record italiani di categoria R1 nuotando i 50 stile libero in 26″1 e i 100 stile libero in 56″76: protagonista dell’exploit sportivo è Valentina Procaccini, classe 2008, arrivata al CC Aniene in prestito dalla Hurricane di Pescara per tornare a gareggiare nonostante la pandemia.
I primati della manifestazione appartenevano a Silvia Di Pietro (26″31) – conseguito nel 2006 – e a Maria Ginevra Masciopinto (57″38). Nei 200 sl la Procaccini ha sfiorato il terzo record, mancando per 9 centesimi il primato di Alice Uberti.
Valentina comincia a nuotare all’età di 10 anni, dopo essere diventata campionessa nazionale di Aquatron, seguendo le orme delle sorelle gemelle più grandi Adriana e Alice, grazie anche alla passione per lo sport del padre Antonio, ex giocatore di basket e pallamano. Proprio lui, nello scorso novembre, in considerazione del fatto che in Abruzzo non c’erano gare in calendario e che numerose piscine erano chiuse a causa della pandemia, decide di portare Valentina a Roma all’Aniene: il responso positivo sulle capacità della ragazza c’era già stato a giugno e il padre è costretto dalla contingenza a una scelta difficile, quella di dividere la famiglia in due per dare la possibilità alla figlia di sperimentare una esperienza unica, quella di allenarsi con campionesse del calibro di Quadarella e Pilato. Dopo avere trovato una sistemazione temporanea nella capitale a stare con Valentina sarà la mamma cubana Clemirt, mentre il papà penserà alle gemelle rimanendo a Pescara e facendo il pendolare nei fine settimana: per la scuola invece ci si affida al Liceo Maior di Pescara, che ha anche una terza media, con la didattica a distanza. Tutti i piani però vengono stravolti da una complicazione, il Covid arriva in famiglia: Antonio e Clemirt si ammalano, le figlie vanno in isolamento. La partenza per Roma però è solo rinviata dal primo al 23 dicembre: in pochi mesi Valentina cresce e migliora in maniera esponenziale, nuotando sempre più veloce, fino all’apoteosi dei Criteria giovanili.
“La ragazza sta vivendo un reality, la realizzazione di un sogno, perchè dove sta è il sogno di tutti i nuotatori: quando lei va ad allenarsi e può trovarsi a fianco della Pilato, della Quadarella, di Martinenghi, per lei è un sogno perchè chiaramente l’Aniene è il paradiso dei nuotatori”. A riferirlo è Antonio Procaccini, papà di Valentina.
“La cosa più importante – racconta papà Antonio- è che il gruppo con cui lei nuota l’ha aiutata ad emergere, perchè se si nuota con un gruppo omogeneo tendi a migliorare. L’Aniene è una famiglia, chiaramente noi siamo presenti, non è che l’abbiamo lasciata lì da sola: ci sono tanti campioni che vivono dentro la piscina e vivono l’acqua”. Essere catapultati in una metropoli, dove la ragazza vive con la mamma cubana Clemirt, mentre il padre sta a Pescara con le sorelle gemelle più grandi, Adriana e Alice, non è semplice. “Parliamo – spiega il papà Antonio – di una ragazza di provincia che a 13 anni va a Roma: è difficilissimo, lei ha lasciato le sue amicizie di scuola e nuoto, qui non si esce con gli amici a questa età come accadeva spesso a Pescara. La mattina fa la Dad (terza media presso il Liceo Maior di Pescara), il pomeriggio si allena, poi alle 18 torna a casa per studiare; e il giorno dopo ricomincia daccapo. Ci vuole talento, tanta forza interna e motivazione, che potrebbero poi anche portare a dei risultati. A nessuno di noi poteva venire in mente che lei battesse il record della Di Pietro sui 50 stile libero dopo 15 anni; nessuno poteva immaginare che nei 100 stile libero battesse quello della Masciopinto”.